statistiche accessi

x

Lo pestano e poi gli rubano l'auto per chiedergli il riscatto

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Se vuoi riavere l'auto devi pagare 16 mila euro. Questo si è sentito dire H.L., marocchino di 27 anni, vittima sabato notte di un aggressione da parte di due connazionali; i malviventi lo hanno picchiato e gli hanno rubato dell'auto per poi chiedergli il riscatto.

di Claudia Costantini
claudia@viveresenigallia.it


Lo hanno preso a bottigliate in testa e poi lo hanno derubato della sua Renault Scenic ma dopo un ora lo hanno contattato telefonicamente per chiedergli il riscatto: 16 mila euro per riavere l'auto. E' questa l'incredibile vicenda accaduta l'altra notte a H.L., marocchino ventisettenne residente a Senigallia vittima di due connazionali, Hassan ed Abberrahajin, El Abau, fratelli di 23 e 24 anni residenti a Cingoli.
La vicenda è accaduta l'altra notte verso le due in via Po, quando, non si sa per quale ragione, i fratelli marocchini, hanno aggredito H.L. che si torvava a bordo della sua Renault. I due si sono impossessati con la forza dell'auto del loro connazionale, aggredendolo con calci, pugni e bottigliate in testa, ed hanno fatto poi perdere le loro tracce.
Dopo circa un'ora, però, i malviventi hanno fatto squillare il telefono di H.L., che tra l'altro conosceva i suoi aggressori, chiedendogli la cifra di 16 mila euro per riavere l'auto.
A questo punto, H.L. ha denunciato il fatto ai carabinieri, indicando anche le generalità dei suoi aggressori. Le forze dell'ordine hanno fatto subito scattare le ricerche, ma i marocchini sembravano spariti nel nulla. A questo punto si è pensato di tendere un tranello ai “sequestratori”: H.L. ha fissato un appuntamento fingendo di voler pagare il riscatto. Ma all'appuntamento i malviventi hanno trovato ad attenderli le forze dell'ordine che li hanno arrestati . Durante l'operazione è stata anche denunciata per detenzione di stupefacenti, E.R., signora marocchina, che si trovava con i due ladri; la donna è stata trovata in possesso di 24 grammi di hashish.
I due fratelli ora si trovano nel carcere di Monteacuto con l'accusa di furto aggravato e tentata estorsione.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 maggio 2004 - 2103 letture

In questo articolo si parla di





logoEV
logoEV
logoEV