statistiche accessi

x

L'Europa unita si crea ballando

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Comunicazione e unione di stili diversi dall'Hip Hop alla musica etnica, per costruire insieme un'Europa dei popoli: è questo il fine del progetto ”Etnica Hip Hop” che coinvolge artisti di tre stati : Italia, Belgio e Francia.

di Claudia Costantini
claudia@viveresenigallia.it


Tre gli Stati europei coinvolti: il Belgio, la Francia e l'Italia; circa 20 gli artisti di 10 nazionalità diverse che hanno partecipato al progetto portato avanti dalle tre città che rappresentano gli Stati di appartenenza:Senigallia, Dison (Belgio) e Grenoble(Francia). Queste sono le caratteristiche del progetto “Etnica Hip Hop”, finanziato dalla Comunità Europea, che ha come finalità principale quella di far incontrare culture e stili di vita diversi che fanno parte dell'Europa.
“Il progetto - spiega Esoh Elame, coordinatore scientifico del progetto – rende possibile l'incontro tra due modi di vivere la musica molto di versi: l'Hip Hop e i ritmi che etnici creati dagli immigrati venuti in Europa. Il messaggio che si vuol dare e che il rispetto delle diversità è oggi un atteggiamento possibile e attuabile contro ogni forma di discriminazione. La base da cui partire per costruire un'Europa che non sia, solo delle istituzioni ma anche, e soprattutto, dei cittadini sono i giovani e le loro culture.”
Portare a compimento il progetto è stato molto complesso: gli artisti coinvolti hanno lavorato parallelamente in tre stati differenti, incontrandosi soltanto alcune volte, ma riuscendo ugualmente a costruire uno spettacolo che verrà presentato a livello internazionale. Il 19 giugno, infatti, la coreografia sarà rappresentata a Senigallia, mentre il 20 sarà a Dison. “Gli artisti coinvolti nel progetto saranno presenti a Senigallia già dal 16 giugno per le prove dello spettacolo che si terranno al Centro di Aggregazione Giovanile – afferma Andrea Garbin, coordinatore amministrativo del progetto – Il 18 giugno le prove saranno aperte a chiunque abbia interesse a vedere il backstage.”
“Il progetto è stato motivo di arricchimento professionale certo, ma soprattutto personale - -afferma Emanuele Bramucci, che insieme a Paolo Montesi, fa parte del progetto – Superando le difficoltà iniziali si è creato un gruppo ricco di diversità ma forte di un pensiero unico: attraverso la danza si può costruire un 'Europa Unica “.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 18 maggio 2004 - 1882 letture

In questo articolo si parla di





logoEV
logoEV
logoEV