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L'Odissea degli impianti sportivi del Ponterosso

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Non si placano e polemiche intorno alla gara per la concessione degli impianti sportivi del Ponte rosso, la guerra tra Amministrazione comunale e opposizione sembra non avere più fine. Il Centro Sportivo Ponterosso

di Claudia Costantini
claudia@viveresenigallia.it


L’ultimo atto della battaglia per la concessione degli impianti sportivi del Ponte rosso si è consumato ieri con un’interrogazione da parte del capogruppo di Forza Italia, Alessandro Cicconi Massi; con essa si chiedono i motivi per i quali si è stabilito di indire subito una gara per la gestione degli impianti del Ponte rosso, mentre per gli altri allestimenti sportivi (Cesanella, Marzocca, Roncitelli etc..etc…) sono state previste delle proroghe nella gestione.
La disparità del trattamento, assicurato ad alcune associazioni sportive e non ad altre, è l’ultima accusa che l’opposizione rivolge all’amministrazione comunale. Accusa che si va ad aggiungere alle altre, in primo luogo a quella di aver indetto la gara con un procedimento così gravemente viziato da chiedere l’immediata sospensione del bando e le dimissioni del dirigente del settore Sport del Comune.
La vicenda ha inizio quando il comune decide di pubblicare il bando per la concessione dell’area Ponte rosso: l’area è situata in una zona strategica, sul lungomare, ed è destinata ad accogliere attività sportive e turistico- ricreative.
La gara viene vinta dalla Uisp (unione italiana sport per tutti) che gestirà per i prossimi 6 anni l’impianto. Tre i parametri in base ai quali è avvenuta l’assegnazione all’associazione sportiva: il progetto di gestione dell’impianto, il progetto di investimento e, naturalmente il prezzo. Secondo la commissione giudicante la Uisp è la società che fa la proposta migliore: ha un ampio programma di attività che comprende bambini, portatori di handicap ed anziani e installerà una piscina per consentire di svolgere attività acquatiche. La Uisp ha, inoltre, messo a disposizione un preventivo pari a 116.550 euro per la ristrutturazione dell’impianto.
Ma l’opposizione scende in campo chiedendo come mai non è stata concessa la proroga per la gestione degli impianti alla società sportiva US Pallavolo Senigallia. Non solo, vengono anche denunciati gravi vizi nel procedimento amministrativo: il dirigente del settore sport ha espresso un parere, che ha contribuito a formare la volontà dell’Amministrazione, un mese dopo il provvedimento di diniego del sindaco. Tanto basta per chiedere le dimissioni del dirigente in questione e l’annullamento della gara. A tali accuse, tuttavia, il Comune ribatte asserendo che i pareri dei dirigenti non sono necessariamente chiesti in forma scritta, e nella specifica situazione è avvenuto che il dirigente ha fornito un parere verbale, che ha contribuito a formare l’atto dell’Amministrazione; solo successivamente tale parere è stato trascritto.
Nella battaglia per l’assegnazione degli impianti del Ponte rosso scende in campo anche Ernesto Tassi, presidente della US Pallavolo Senigallia e attacca severamente il progetto di investimento della Uisp “ L’amministrazione non ha risposto alla nostra richiesta di proroga – afferma – Ci sentiamo presi in giro.”
Anche alcuni consiglieri comunali di A.N. chiedono con un interrogazione la sospensione immediata della gara. Sotto accusa è il punteggio assegnato per il progetto di investimento che “contempla voci più che dubbie – si legge in una nota – come, solo a titolo di esempio, l’acquisto della macchina del caffè che viene fornita in comodato d’uso dai fornitori.”. Gli stessi consiglieri denunciano anche il fatto che la Uisp ha vinto la gara d’appalto pur avendo presentato la più bassa offerta economica.
Con l’estate alle porte la necessità di una soluzione si fa sempre più necessaria, ma anche sempre più lontana.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 11 maggio 2004 - 2885 letture

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