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La battaglia del ponte rosso continua...

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
I consiglieri Bello, Massacesi, Girolimetti e Severini chiedono con un'interrogazione consigliare a risposta scritta che sia anniullata la gara di appalto che ha assegnato gli impianti del Ponte Rosso alla Uisp:la procedura sarebbe illegittima.

da Massimo Bello, Gabriele Girolimetti,
Lucio Massacesi, Alberto Severini

Consiglieri Comunali


“Nonostante la precedente richiesta di sospensione immediata della gara per le gravi irregolarità emerse, ugualmente questa Amministrazione ha ritenuto di procedere per l’assegnazione dell’impianto sportivo del Ponte Rosso. Emergono dagli atti della gara di appalto per l’affidamento dell’impianto sportivo elementi che pongono più di un interrogativo sulla trasparenza dei criteri di assegnazione all’associazione Uisp di Senigallia”.
E’ quanto sostengono i consiglieri comunali di Alleanza nazionale Massimo Bello, Gabriele Girolimetti e Lucio Massacesi, ed il consigliere comunale di Forza Italia Alberto Severini, in un’interrogazione scritta indirizzata al sindaco ed all’assessore allo sport, che in proposito chiedono in via di auto-tutela amministrativa “di annullare immediatamente la gara in oggetto, revocando – scrivono i consiglieri nella loro interrogazione - l’assegnazione della struttura alla Uisp e valutando la nuova istanza di proroga presentata dalla associazione che precedentemente gestiva l’impianto del Ponte Rosso e, comunque, di avviare un nuovo procedimento amministrativo questa volta lineare, trasparente, regolare”.
“In particolare, il punteggio assegnato per il progetto di investimento – aggiungono Bello, Girolimetti, Massacesi e Severini - suscita fortissime perplessità atteso che lo stesso piano di investimento proposto dalla Uisp contempla voci di spesa più che dubbie (come, solo a titolo di esempio, acquisto macchina del caffè che viene fornita gratuitamente dai fornitori, realizzazione non consentita di una cucina – si ricorda che non è consentito, in quella struttura, cucinare o offrire un servizio di ristorazione…) e realizzazioni varie non consentite”.
“Senza senso del reale, la commissione, non si sa con quale criterio, ha ritenuto – proseguono i consiglieri della Casa delle libertà - “progetto di investimento” anche ordinari e obbligatori lavori come la potatura degli alberi (!)”.
I consiglieri di opposizione sottolineano anche altri aspetti, su cui fare chiarezza, come ad esempio l’installazione di una sorta di piscina di plastica, che “necessariamente, sopprimerà un campo da tennis, rilevando tale grave circostanza – scrivono sempre Bello, Girolimetti, Massacesi e Severini -quale elemento di demerito (e non il contrario) poiché sopprimerà una funzionante struttura già esistente, indebolendo il ruolo storico e tradizionale dell’impianto (peraltro si ricorda che l’Amministrazione prima ha puntato sul tennis assegnando un punteggio per la sola iscrizione alla Fit e valutando ora positivamente la soppressione di una campo da tennis). Per non parlare, poi, del fatto che l’associazione Uisp, che ha vinto la gara d’appalto, ha incredibilmente presentato la più bassa offerta economica vincendo comunque la gara (!!)”.
“Dalla documentazione in nostro possesso – concludono gli esponenti di Alleanza nazionale e di Forza Italia - emergono chiari profili di illegittimità sia sotto l’aspetto della violazione di legge che sotto l’aspetto dell’eccesso di potere. A questo punto, crediamo che sia interesse di questa Amministrazione evitare possibili e facili contenziosi davanti al Tar che, come al solito, potrebbero gravare sulle tasche dei cittadini”.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 aprile 2004 - 1062 letture

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