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Uno sguardo dal Brasile

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il porto, la Rotonda, la spiaggia e il mare, il Misa, i Portici Ercolani: i tesori della nostra città che, attraverso la webcam del porto, arrivano in tutto il mondo, a scaldare il cuore dei nostri connazionali all'estero. E' Francesco Landini, un senigalliese che vive da sette anni in Brasile, a raccontarcelo in questa lettera al sindaco di Senigallia.

da Francesco Landini
Corrispondente Culturale Italiano


Egr. Sindaco di Senigallia, mi chiamo Francesco Landini e sono un quarantaseienne senigalliese che da sette anni vive in Brasile. Le scrivo perché, da molto tempo, leggo sui vari giornali online della città e della regione molte polemiche riguardanti la webcam situata sul porto della nostra bella città.
Vorrei portarLa così a conoscenza della mia opinione di emigrato e, credo, sia condivisa anche da tutti quelli che per lavoro, studio o amore vivono lontano dall’Italia e dalla “spiaggia di velluto”. Personalmente entro spessissimo nella homepage del Comune per tenermi attualizzato su tutto ciò che avviene nella mia città e soprattutto per collegarmi alla webcam in questione. Essa è un mezzo utilissimo per farmi sentire più vicino alla famiglia, che vive quasi 10.000 chilometri lontano; alla città di cui posso vederne solo uno squarcio: il Municipio: che mi ricorda le tante passeggiate per il Corso II Giugno ed il “Monco in piazza”; la Rotonda a Mare: con le varie serate danzanti fatte quando ero ragazzo; il porto dove ho passato diverso tempo pescando e mi sembra ancora di sentire il profumo del pesce o rivedendo ancora i fuochi d’artificio che annualmente si innalzano nel cielo; il Misa: che mi appare ancora di notte ricordandomi la “gara delle batane” che ho organizzato o l’alluvione che la città a sofferto o i tuffi che mio padre vi fece quando era ragazzo; la spiaggia: dove il sole mi ha abbronzato per molti anni e grande compagnia di giochi quando ero bambino; il mare: che, assurdo che sia, mi fa sentire ancora il profumo della salsedine che per 39 anni mi ha accompagnato giornalmente; il lungomare che mi ricorda le varie passeggiate amorose o gli incontri con gli amici la sera nei vari bar o pizzerie; i Portici Ercolani con la fiera del giovedì o la famosa Fiera di Senigallia; vedere se c’è il sole, la nebbia, la neve o il cielo coperto di nubi; l’Italcementi, la Sacelit ecc.
Potrei scrivere pagine e pagine di tutto ciò che vedo, di ciò che il mio cuore sente e la mia mente ricorda; tutto generato da quella piccola telecamera posta in alto nel porto di Senigallia. Ho letto molte critiche riguardo questo fantastico prodotto tecnologico che è la webcam, le molte contestazioni sulla privacy delle persone, così ho voluto vedere di persona se c’era modo di ledere la riservatezza di qualcuno. Sinceramente non si riesce a riconoscere nessuno,neanche utilizzando lo zoom al massimo né vedo il motivo di controllare se le finestre degli edifici sono aperte o chiuse. Quotidianamente ognuno lascia, per mille motivi, una finestra aperta o chiusa in momenti sempre differenti.
Spezzo così una lancia, anzi mille o più, a favore della webcam che rimanga dove e com’è per la felicità di noi concittadini che viviamo all’estero ma che vorremmo essere lì vicini a voi e parlare anche il nostro bel dialetto; senza citare le innumerevoli opportunità turistiche che potrà riversare a tutti i commercianti senigalliesi. Mi scuso se sono stato prolisso ma cercavo di passare le mie sensazioni, i miei sentimenti, i miei amori per la nostra bella città e per le tante fantastiche emozioni vissute in essa. Distinti saluti Francesco Landini





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 aprile 2004 - 2641 letture

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