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Compensi incentivanti, scelta discrezionale?

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I consiglieri comunali di Forza Italia rivolgono all'Amministrazione comunale un' interrogazione scritta volta ad ottenere spiegazioni in merito ai premi incentivanti in denaro predisposti nei confronti di alcuni dipendenti comunali.

da Alessandro Cicconi Massi e Alberto Severini
Consiglieri Comunali Forza Italia
In qualità di Consiglieri Comunali rivolgiamo all’Amministrazione la seguente interrogazione scritta a risposta scritta. Con delibera di Giunta municipale n. 105 del 17/03/04 l’Amministrazione comunale ha predisposto un’attribuzione al personale addetto all’attività di gestione dell’imposta comunale sugli immobili (I.C.I.) del compenso incentivante per il maggior gettito derivante dall’attività di liquidazione e d’accertamento I.C.I. per l’anno 2003. Tale compenso pari a 9.300,00 € è stato suddiviso tra 16 dipendenti dell’ufficio tributi della nostra struttura comunale.
Pur non ravvisando alcun elemento d’illegittimità dell’atto in questione, gli interroganti chiedono all’Amministrazione su quali basi e considerazioni d’opportunità è stato corrisposto questo compenso incentivante . Infatti la valutazione che vogliamo porre all’attenzione dell’Amministrazione prende le mosse in primo luogo dalla ormai fin troppo lamentata scarsità di risorse finanziarie dell’ente che dovrebbe anche nella gestione del personale e degli emolumenti ad esso attribuiti essere orientato ad una gestione sulla base di principi di perfetta equità e rigore.
Non mettendo minimamente in dubbio la professionalità dei funzionari e dipendenti del settore a cui si fa riferimento che hanno svolto giustamente i loro compiti, come d’altro canto fanno in linea di principio tutti i dipendenti dell’ente Comune di Senigallia, vogliamo chiedere se vi sia una reale ed obiettiva regione per conferire questo compenso incentivante, rispetto al generale andamento dell’Amministrazione, o se invece questa scelta risulta essere discrezionale. Tutto ciò anche per non sollevare sospetti, invidie e differenziazioni nell’Amministrazione e tra i dipendenti. Se incentivi di questo tipi vengono corrisposti, cosa che non ci vede contrari, allora che essi siano perlomeno preventivati per tutti i settori dell’Amministrazione, in modo tale da premiare coloro i quali adempiano i loro compiti in maniera ottimale o che raggiungano obiettivi importanti per l’Amministrazione.
E’ una questione di principio e d’equità verso tutto il corpo personale. Se invece si premia un gruppo di dipendenti solo perché ha la fortuna di lavorare (bene) nel settore che fa introitare denaro alla macchina comunale e vi sono dipendenti che invece lavorano (altrettanto bene) in settori che sono privati di questa fortuna, ciò non può costituire un obiettivo parametro per l’attribuzioni di queste incentivazioni. Tutto ciò premesso, chiediamo all’Amministrazione, quali siano i criteri obiettivi che hanno spinto a predisporre questo contributo, in secondo luogo se altri settori della struttura comunale hanno beneficiato con le stesse modalità d’incentivazioni di questo tipo e se si, in quale entità, se sono previsti criteri d’attribuzione di tali somme validi per tutto il personale o se questo procedimento è frutto di una discrezionalità gestionale. Sicuri di un certo riscontro, porgiamo i più distinti saluti.

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