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Un'altra morte a causa dell'amianto?

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
L'A.L.A. associazione lotta all’amianto, nella persona del presidente Carlo Montanari, si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa del geom. Eligio Valenti, ex capo fabbrica dell’ex stabilimento Sacelit di Senigallia. ALA

da Carlo Montanari
Presidente A.L.A. Associazione Lotta all'Amianto - Senigallia


Riguardo la morte di Valenti, non va dimenticato che sono trascorsi 22 anni ed ancora lo stabilimento Sacelit si trova lì, come un fantasma, e torna ad essere ricordato per le cause di morte da tumore che l’amianto ha determinato.
Da apposite rassegne stampa mi torna il mente la morte di Fabio Siena (il 20 aprile 2001) ex operaio presso gli stabilimenti Sacelit ed Italcementi di Senigallia, persona consapevole del pericolo che incombeva su di lui a causa dell’amianto.
Ed allora viene da domandarsi: per quale motivo si parla solamente di elettrosmog e di inquinamento ambientale? Perché non si parla quasi mai dei rischi dell’amianto? Perché l’argomento torna d’attualità soltanto se riguarda i familiari degli ex dipendenti di Sacelit ed Italcementi?
L’A.L.A. sta seguendo la questione anche perché, a distanza di 22 anni, forse presso l'Azienda Usl 4 di Senigallia (responsabile S.P.S.A.L.), si inizia a fare qualcosa di concreto.
È stato in effetti da poco istituito presso lo stabile di Campo Boario (al 2° piano) un ambulatorio gestito dal dott. Paolo Magnini per effettuare controlli medici nei riguardi di quelle persone che hanno prestato servizio presso gli ex stabilimenti Sacelit ed Italcementi, attualmente aperto con in forza quattro dipendenti ai quali vengono a tutt’oggi effettuate annuali visite di controllo. Purtroppo il monitoraggio è ancora un po’ indietro nella tempistica anche a causa dell’assenza di una dottoressa che si trova in stato di maternità. Quindi per l’effettuazione di controlli con il pneumologo i tempi sono ancora un po’ lunghi.
Per tali controlli va anche detto che i medici di famiglia sono stati informati attraverso elenchi di ex dipendenti degli stabilimenti Sacelit ed Italcementi. Elenchi che però risultano ancora inesatti e non completi.
A riguardo l'A.L.A. ha l’obiettivo di monitorare la questione e si impegna ad ottenere risultati concreti attraverso lo snellimento delle relative procedure burocratiche che spesso rallentano l’effettuazione dei necessari controlli.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 aprile 2004 - 2512 letture

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