Senigallia: emergenza rifiuti.

Dati scoraggianti riguardo lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata: è necessario intervenire. |
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di Claudia Costantini
claudia@viveresenigallia.it
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Senigallia, come altre città soffre del problema della gestione dei rifiuti. Capita spesso di trovare i cassonetti, anche quelli per la raccolta differenziata, strapieni e impossibili da utilizzare, ma il problema è ben più in profondità .
A livello regionale, la gestione dei rifiuti è regolata dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti, approvato nel 1999, il quale fissa una serie di obiettivi tra cui la stabilizzazione della produzione pro capite di rifiuti che, entro il 2008, dovrebbe diminuire del 10% rispetto a quella registrata nel 1996. In base a questo dato la produzione dei rifiuti a Senigallia nel 2008 dovrebbe attestarsi intorno alle 25.000 tonnellate, a fronte delle 27.603 prodotte nel 1996. Il raggiungimento di tale obiettivo è arduo ma non impossibile: la quantità di rifiuti urbani prodotta, cresciuta fino al 2001, è infatti diminuita nel 2002 raggiungendo valori inferiori a quelli del 1996.
Ma questo è l’unico dato che può essere interpretato in maniera positiva nell’ambito di una serie di fattori che contribuiscono a rendere difficile la situazione rifiuti nel Comune. Per quanto riguarda la raccolta differenziata siamo ancora molto indietro: la legge prevede che nel 2002 la percentuale minima della raccolta differenziata sia pari al 30% e prevede nel 2003 un aumento di detta percentuale al 35%. A Senigallia la percentuale della raccolta differenziata nel 2002 è stata del 10,57%: siamo molto distanti sia dal raggiungimento degli obiettivi posti per legge sia dalla media provinciale(15%).
La causa di questi dati tanto discordanti da quelli fissati a norma di legge va individuata prevalentemente nel tipo di servizio di raccolta svolto diretto prevalentemente verso la carta, il vetro, la plastica e i metalli; non vengono presi in considerazione né la raccolta della frazione umida dei rifiuti domestici, né tantomeno la raccolta dei beni durevoli come i vecchi elettrodomestici. Per raggiungere la quota fissata dalla legge (35%) è necessario trattare anche queste due categorie.
Dato sconfortante è anche la produzione do rifiuti pro capite: ogni cittadino senigalliese produce in media all’anno 663 chilogrammi di rifiuti mentre la media provinciale è attestata sui 550kg per abitante.
La grave situazione richiede un intervento immediato al fine di normalizzare i dati ai parametri disposti per legge. In questo senso va inteso il Centro Ambiente per la raccolta differenziata dei rifiuti, attualmente in fase di progettazione. Il centro, una volta operativo, consentirà ai cittadini di liberarsi di vetro, ferro, carta, legno, vecchi elettrodomestici ricevendo in cambio un bonus economico correlato alla quantità di rifiuti recapitata dal singolo utente in un anno.

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 aprile 2004 - 1906 letture
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