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Senigallia accoglie i carabinieri

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il sindaco Luana Angeloni da il benvenuto ai carabinieri arrivati ieri a Senigallia per il XV raduno:”..l'Arma rappresenta un'istituzione fondamentale nel nostro ordinamento democratico e svolge una funzione insostituibile per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini”.

da Luana Angeloni
Sindaco di Senigallia


Si è aperto ieri a Senigallia il XV Raduno dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri. Non era mai successo (tranne una volta ad Assisi) che questo tradizionale appuntamento si svolgesse in una città non capoluogo di Provincia.
Quando, quasi due anni fa, i promotori ci hanno esposto la loro idea di organizzare il raduno a Senigallia, giudicandola, per la sua bellezza e per l’antica tradizione di ospitalità della sua gente, luogo ideale per ospitare l’evento, non abbiamo esitato a rispondere positivamente. Lo abbiamo fatto perché eravamo e siamo convinti che l’Arma dei Carabinieri rappresenta un’Istituzione fondamentale nel nostro ordinamento democratico, la quale svolge una funzione insostituibile per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
E’ in nome di questi valori condivisi che diamo il benvenuto nella nostra città ai tanti carabinieri che sono arrivati e alle loro famiglie, nella certezza che i senigalliesi sapranno una volta di più confermare la propria vocazione all’accoglienza. Ma la soddisfazione per questo appuntamento che si apre non ci fa dimenticare la drammaticità dei giorni che stiamo vivendo per le vicende della guerra in Iraq, per le quali anche l’Arma dei Carabinieri ha versato un pesantissimo tributo di sangue in conseguenza dell’eccidio di Nassirya.
Questa Amministrazione Comunale è fermamente contraria alla guerra in Iraq. Lo ha dichiarato e manifestato in diverse occasioni cittadine e nazionali. Senigallia ha partecipato a Roma, con il proprio gonfalone, alla manifestazione per la pace dello scorso 20 marzo, condividendo lo spirito del coordinamento degli enti Locali per la pace che ne è stato il soggetto promotore. Ma è bene sottolineare che nel Raduno dei Carabinieri di Senigallia non si celebra la guerra in Iraq, come erroneamente sostenuto da qualcuno. Ogni raduno nazionale è per i carabinieri l’occasione per riaffermare la propria adesione a quei valori di unità nazionale, di amore per la patria, di impegno per la tutela e la sicurezza dei cittadini, che rappresentano non solo gli ideali simbolo dell’Arma, ma anche valori condivisi del nostro ordinamento democratico, sanciti nella nostra Costituzione Repubblicana. Proprio alla luce di queste considerazioni è più che mai necessario saper distinguere, evitando così analisi superficiali e sbagliate. Infatti la presenza dei Carabinieri tra le truppe militari presenti in Iraq, è una precisa responsabilità politica del governo che ha deciso l’invio del contingente, in nessuna maniera imputabile all’Arma, la quale è stata inviata in quel territorio martoriato tra mille pericoli e con uomini che rischiano quotidianamente la loro vita.
Naturalmente è del tutto legittimo manifestare liberamente posizioni diverse. Ciò che è importante però è riuscire a farlo nel rispetto delle regole e senza offendere con atteggiamenti inutilmente provocatori la sensibilità di coloro che hanno scelto di partecipare al raduno. Siamo convinti che una società di pace come quella per la cui costruzione tanti cittadini di Senigallia, soprattutto giovani, hanno testimoniato in più occasioni il loro impegno, è prima di tutto una società democratica ed aperta, nella quale opinioni e posizioni diverse tra di loro possano convivere tranquillamente, senza integralismi o prevaricazioni. E’ proprio questo pluralismo delle idee il bene supremo di cui si nutre una democrazia, ed è proprio questa cultura dell’ascolto e del rispetto reciproco che fa di una città una comunità coesa di donne e uomini autenticamente liberi.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 16 aprile 2004 - 1539 letture

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