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Misa e Nevola, disciplinare gli interventi.

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il Gruppo società e ambiente rileva alcune carenze nei lavori effettuati dai volontari nel tratto della confluenza tra Misa e Nevola e chiede alla Provincia di intervenire per verificare i lavori e regolamentare gli interventi per non vanificare il prezioso comtributo dei volontari.

dal Gruppo società e ambiente
www.gsa-senigallia.it


Nei mesi scorsi sono stati eseguiti da parte di volontari dei lavori di taglio della vegetazione nel tratto della confluenza dei fiumi Misa e Nevola . Nostri soci si sono recati nel tratto in oggetto documentando gravi carenze nei lavori effettuati. Si è rilevato in particolare:
la presenza in molti tratti delle ramaglie e altro materiale ligneo di risulta dei tagli che sono stati abbandonati in alveo e nei tratti prospicienti; la presenza in alveo di tronchi di grandi dimensioni forse lasciati da precedenti piene.
Tali presenze sono vietate dalla legge e recano gravi pregiudizi al deflusso idrico in caso di piene, intasando i ponti con grave rischio di alluvione, inoltre riversandosi in mare vengono poi rilasciati in spiaggia con elevati oneri finanziari per la loro asportazione.E ancora: potatura, o meglio taglio dei rami di grandi dimensioni ad altezza d'uomo delle querce, molte delle quali contrassegnate dagli organi di controllo con un NO a vernice rossa, con un non meglio identificabile scopo se non quello di realizzare buona legna da ardere; taglio indiscriminato e non selettivo della vegetazione fuori dall’alveo (in alveo invece il taglio deve essere totale, cosa che non è stata fatta), in alcuni casi anche nel tratto esterno dell'argine, senza nessuna giustificazione dato che lo stesso si presenta perfettamente stabile; presenza di cumuli di terra e ghiaia frammisti a ramaglie rimossi da mezzo meccanico e lasciati nella sponda dell'alveo che in caso di piena verrà asportato dalle acque con rischio di occlusione dell'alveo stesso; presenza di cumuli di ghiaia, limo e ramaglie in alveo che andrebbero asportati creando serio pericolo di alluvione.
Abbiamo già chiesto alla Provincia di intervenire immediatamente per verificare i lavori e garantire il ripristino di adeguate condizioni di sicurezza. Ribadiamo ancora una volta che siamo favorevoli al contributo dei volontari, che anzi va sostenuto e incrementato, ma è necessario definire un disciplinare per regolamentare questi interventi.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 07 aprile 2004 - 1970 letture

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