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La settimana Santa a Loreto.

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Loreto attende la Pasqua con varie iniziative, in particolare venerdì 9 aprile a Villa Musone di Loreto si svolgerà la XXVII edizione della drammatizzazione de “La morte del Giusto” popolarmente conosciuta come Passione Vivente.

da Marino Cesaroni
Delegazione Pontificia Loreto


Stiamo per entrare nella settimana Santa, quella che ci conduce alla Pasqua.
Martedì alle ore 21.00 nella Basilica della Santa casa di Loreto, sesto ed ultimo Quaresimale, predicato da Mons. Angelo Comastri Arcivescovo Delegato Pontificio sul tema: “I cieli nuovi e la terra nuova non sono un sogno: la resurrezione dei morti”.
Il leit-motiv di questo 2004 è stato: “Come andremo a finire? Indagine sul futuro dell’uomo e del mondo”. Venerdì 9 aprile, Venerdì Santo, alle ore 20,30, a Villa Musone di Loreto si svolgerà la XXVII edizione della drammatizzazione de: “La Morte del Giusto”, popolarmente conosciuta come Passione Vivente. L’idea, venne 27 anni or sono a Padre Valentino Lanfranchi, Dehoniano, che oggi è parroco della Parrocchia S. Flaviano che ha ideato i testi, le scene, la regia e quant’altro è servito a far decollare un’iniziativa che, nel suo genere, rappresenta un elemento di forte e qualificata novità nella drammatizzazione del sacro.
Ed ancora una volta Padre Valentino aiutato dai suoi più stretti collaboratori e dal dinamico presidente del Centro Turistico Giovanile “Valmusone”, Michele Principi, ha rimesso in moto la complessa macchina che ha, come si suol dire, aperto il cantiere dal mese di febbraio con l’aiuto di innumerevoli cittadini della laboriosa frazione di Villa Musone di Loreto.
Viviamo in un momento in cui il mondo intero sembra un Calvario:guerre, stragi, attentati, vendette... sono notizie quotidian,. - sostiene Mons. Angelo Comastri - e nasce nel cuore di tutti una domanda: il Calvario è l’ultima parola della storia? Se la verità è questa, il mondo è destinato ad un colossale fallimento. Noi cristiani portiamo una buona notizia: la storia non finisce con il Calvario, ma approda alla resurrezione. Gridare questa speranza è il più grande atto di amore per l’umanità. Nella Passione Vivente che da Villa Musone raggiunge Loreto la sera del Venerdì Santo 9 aprile, tantissima gente farà rifornimento di fiducia e di consolazione: ce n’é tanto bisogno! Ogni anno – continua Mons. Comastri- la Passione Vivente impegna più di 500 persone che sotto la guida appassionata di padre Valentino Lanfranchi rende visibile la Passione di Cristo tra la passione degli uomini: a queste persone infaticabili e generose va la gratitudine e l’ammirazione di tutte”.
Dopo la crocifissione, la gente continua fino alla Santa Casa con la Processione del Cristo Morto.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 05 aprile 2004 - 3078 letture

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