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I Della Rovere: l’arte che celebra la grandezza di una dinastia

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
La grandezza e il prestigio dei Della Rovere raccontati attraverso 300 capolavori provenienti dai musei di tutto il mondo esposti dal 4 aprile al 3 ottobre nei Palazzi Ducali di Pesaro, Senigallia, Urbino e Urbania.

di Lucia Ciriachi
Lucia@viveresenigallia.it


Da domani i Palazzi Ducali di Pesaro, Senigallia, Urbino e Urbania, apriranno le loro porte a residenti e turisti offrendo alla loro vista la bellezza e la raffinatezza dei dipinti di Piero Della Francesca, Raffaello e Tiziano, in una mostra curata da Paolo Dal Progetto, che ricostruisce e ricorda lo splendore e i fasti dei duchi Della Rovere. La ricercatezza e l’eleganza delle collezione Roveresche a testimonianza di un passato nobile che lega le quattro città marchigiane superando ogni campanilismo in nome delle comuni radici storiche.
L’esposizione è frutto di studi approfonditi che hanno esplorato a fondo la cultura e il gusto di un’epoca segnata dalla grandezza storica, politica e culturale dei Della Rovere. La famiglia ligure dei Della Rovere infatti, tra il XV e XVI secolo, fu protagonista per più di quaranta anni della storia d’Italia, dominando, attraverso la supremazia ecclesiastica con Sisto IV (1471-1484) e Giulio II (1503/1513), le vicende politiche nazionali e internazionali. I duchi Della Rovere furono inoltre i primi duchi del ‘500 italiano ad assicurarsi una fama internazionale grazie alla ricchezza e allo splendore della produzione artistica, al generoso mecenatismo e all’esportazione di prodotti unici e inconfondibili.
Sono 300 i capolavori esposti nelle quattro città marchigiane ed è stata inaugurata ieri l’”ala Senigalliese” della mostra che ne ospita circa 50. Un percorso che si articola in 4 sezioni e raccoglie opere celebri e anche meno note tra cui spicca la splendida “Madonna di Senigallia”, eseguita da Piero Della Francesca per Federico di Montefeltro (che, si ipotizza l’abbia donata alla figlia Giovanna sposa di Giovanni Della Rovere), che torna dopo 87 anni nella nostra città.
Il ritratto di Sisto IV, dipinto dallo spagnolo Pedro Berruguete proveniente dal Museum of Art di Cleveland, alcuni importanti codici vaticani con le immagini miniate del secondo Papa Della Rovere, Giulio II, il celebre “Giovane con la mela”, simbolo della mostra, attribuito a Raffaello per la qualità e l’estrema raffinatezza, il “Cristo Benedicente” del Bramantino e ancora Signorelli e il Perugino e tanti altri tesori provenienti dai musei di tutto il mondo: fino al 3 ottobre sarà possibile visitare questa mostra che, attraverso splendidi dipinti, sculture antiche e rinascimentali, preziose oreficerie, ricchissime ceramiche e delicati manoscritti, celebra il prestigio e la grandezza dei duchi Della Rovere.



Ignoto pittore durantino
"Albero genealogico delle famiglie Montefeltro-Della Rovere", prima metà del XVII secolo
Carta dipinta incollata su tela, 73 x 58 cm
Urbania, Museo Civico

Vincenzo Foppa
“Madonna col Bambino, angeli musicanti e il cardinale Giuliano Della Rovere”, 1489-90
Tempera e olio su tavola, 232 x 86 cm
Savona, oratorio di Nostra Signora del Castello

Argentiere savonese
"Ostensorio a tempietto", metà del XV secolo
Argento sbalzato, cesellato e fuso, 83 x 33 cm
Savona, Museo della Cattedrale

Piero della Francesca
Madonna col banbino Benedicente e due angeli (Madonna di Senigallia)
Dipinto su tavola, 61 x 53 cm
Urbino, Galleria Nazionale delle Marche

Pietro Perugino
"Madonna col Bambino e donatrice"
Tempera su tela, 88 x 61 cm
Urbino, Galleria Nazionale delle Marche

Giovanni Santi
"Pietà"
Dipinto su tavola, 25 x 20 cm
Urbino, Galleria Nazionale delle Marche

Luca Signorelli
"Battesimo di Cristo" (con diverse figure e scene nei pilastri)
Tempera su tavola, 244 x 160 cm
Arcevia, collegiata di San Medardo

Raffaello
"Ritratto di giovane con pomo", 1504 circa
Olio su tavola, 47,4 x 35,3 cm
Firenze, Galleria degli Uffizi

Giovan Battista Della Porta
"Mosè"
Terracotta, 38 x 21 cm
Urbino, Galleria Nazionale delle Marche.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 03 aprile 2004 - 9903 letture

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