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l'eco: I tesori di Marotta e Mondolfo

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - È stato presentato il 29 novembre nel Salone Aurora del Complesso monumentale di Sant'Agostino a Mondolfo, il lavoro di restauro e valorizzazione del Fonte Battesimale di San Gervasio di Bulgaria, una delle testimonianze scultoree più importanti delle Marche del XI-XII secolo. Ce ne ha parlato (All’Eco) il presidente dell'Archeoclub di Mondolfo, Claudio Paolinelli.

L'iniziativa è il frutto di una serie di interventi di qualificazione del territorio comunale che la sede locale dell'Archeoclub d'Italia sta portando avanti da circa 6 anni, cioè da quando l'associazione ha deciso di lasciare un segno tangibile ai posteri sulla sua attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico del territorio. Infatti quest'ultima iniziativa dell'Archeoclub segue ben altre due iniziative simili: il recupero dell'area dell'antico cippo confinario di Marotta Osteria, a Marotta e il restauro dell'antica tela tardo manierista dell'oratorio di San Giovanni Decollato in Mondolfo.
Quindi sabato 29 è stata un'occasione unica per poter riscoprire un gioiello della scultura romanica delle Marche. Il manufatto in questione è stato per la prima volta studiato approfonditamente dall'archeologo Giuseppe Lepore dell’Università di Bologna, che ha unito le sue competenze archeologiche con quelle storico artistiche, che lo ha portato nel corso del 2000 a pubblicare un interessante libro intitolato "Edifici di Culto Cristiano nella Val Cesano", apportando finalmente nuova linfa ai vecchi studi già presenti.
Il dottor Giuseppe Lepore, durante la presentazione, ha illustrato le sue ultime scoperte. È intervenuto anche il restauratore Michele Papi che ha condotto i lavori di restauro e consolidamento dell'opera.
Nella giornata di studio si è avuta l'opportunità di ascoltare il fondamentale contributo degli sponsor che hanno collaborato con l'Archeoclub per portare a termine il progetto iniziale. Si deve ringraziare la sensibiltà dell'Assessorato alla Cultura di Mondolfo, diretto dalla dottoressa Laura Servadio, La Fondazione Carifano (il dottor Valentino Valentini), l'assessorato alla Cultura della Provincia di Pesaro ed Urbino (dottor Paolo Sorcinelli) e la Presidenza del Consiglio regionale delle Marche (dottor Luigi Minardi).
È stata un'occasione per ammirare il manufatto presso la residenza municipale dove è alloggiato temporaneamente in una pregevole teca della ditta Ark&a di Mondavio. Vorrei anche aggiungere che questa iniziativa è solo una delle tante organizzate dall'Archeoclub di Mondolfo, che ha già pubblicato diversi libri tra cui “Mondolfo e Marotta nella Seconda guerra mondiale”, “Mondolfo, le mura delle Marche”, “Marotta-Mondolfo, vita di una stazione”, “Mondolfo durante la prima guerra mondiale” e ci siamo occupati anche della ristampa di un antico cabro del ‘700 che rappresenta il litorale di Marotta.
di Claudio Paolinelli





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 22 dicembre 2003 - 1964 letture

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