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il resto del carlino: Enzo Monachesi: «Bagnini tartassati e abbandonati»

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Protesta dei bagnini contro le politiche del Comune: aumento dell'ICI e taglio dei servizi.

Da un lato schiacciati dal pesante aumento dei canoni demaniali che si profila all'orizzonte per la prossima estate. Dall'altro alle prese con le tariffe comunali e con problemi di pulizia dell'arenile. Il malumore che serpeggia tra i bagnini viene espresso dal presidente dell'Assib Cna, Enzo Monachesi.
«L'amministrazione comunale nei suoi ultimi interventi ha fatto sempre riferimento alle difficoltà finanziarie nelle quali si trova per predisporre il bilancio 2004 — precisa Monachesi —. Ma anche noi non stiamo meglio. E se sulla spiaggia si stanno per abbattere gli aumenti dei canoni, i concessionari nel 2004 si troveranno anche a dover pagare il 5% per cento in più per la tassa dei rifiuti solidi urbani rispetto al 2003. Diciamo che per la verità dietro nostre precise argomentazioni l’amministrazione comunale potrebbe rivedere gli aumenti della tassa rifiuti, portandoli al 2,5%».
Su quali punti basate le vostre richieste?
«Innanzitutto sul fatto che il Comune sbandiera in ogni occasione di voler adeguarsi al decreto Ronchi; ebbene, lo stesso decreto precisa che le nostre attività non producono immondizia. Quindi perché tassarle? La seconda motivazione riguarda un paventato taglio di alcuni servizi nell'appalto per la pulizia della spiaggia che dovrà essere affidato per il 2004».
Che tipi di servizi verrebbero eliminati?
Il più importante è senz’altro il livellamento della sabbia. Questo significa che i concessionari dovrebbero provvedere a loro spese per livellare la spiaggia ad inizio di stagione, sopportando quindi dei costi. Quanto alla pulizia, facciamo presente al Comune che pur lavorando per tre mesi, paghiamo l'affitto dell'arenile per sei. Questo non significa però che la spiaggia è di nostra proprietà. Se il Comune intende effettuare delle economie, i risparmi si possono trovare all'interno del capitolato d'appalto, senza scaricare le spese sui bagnini».
In che modo?
«Innanzitutto utilizzando a pieno regime la "vagliatrice" situata a Marzocca. Un macchinario in grado di separare i rifiuti dalla sabbia. Da un lato si porterebbero meno rifiuti in discarica e dall'altro si risparmierebbero soldi per il ripascimento. Tornando all'appalto, riteniamo che la risposta per una gestione economica possa venire dalla costituzione di una società mista, come proposto dalla nostra associazione tre anni fa. Scaduto il contratto a novembre, ci ritroviamo senza pulizia, anche se l'assessore Mangialardi ci ha assicurato che il Comune effettuerà un passaggio sull'arenile con propri operai per raccogliere i rifiuti da noi accatastati».
di Sandro Galli





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 16 dicembre 2003 - 1932 letture

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