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Via Mastai al buio
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1901


Nei giorni scorsi
L'Eco ha intervistato un esercente di via Mastai sulla mancata illuminazione a festa della stessa.
Risponde Anna Maria Quaresima della fumetteria LittleTokyo. Se posso dire la mia, quella delle luci di Natale è una questione che non mi è mai parsa chiara e giusta fin dal primo anno in cui ho aperto il negozio, quando la mia vicina, la signora della profumeria, mi chiese di contribuire economicamante per illuminare via Mastai, nella quale entrambe abbiamo l'attività commerciale.
Io nemmeno ero a conoscenza del fatto che le graziose luci natalizie fossero a carico dei negozianti, francamente ho scoperto molte cose dopo aver aperto la mia attivtà, soprattutto quanto sia faticoso pagare tutte le bollette, l'affitto, le tasse, il commerialista... e oltre questo a volte la scarsa affluenza di clienti. La signora che raccoglieva i soldi mi disse subito che non era obbligatorio contribuire e io, avendo aperto da tre mesi, ero molto in difficoltà e rifiutai. L'anno dopo avvenne la stessa cosa, ero in fase di saldo con una fumetteria che mi aveva dato molto materiale in conto vendita e non avevo neanche i soldi per comprare i regali di natale per la mia famiglia. Quest'anno ho le tasse, e chi ha un negozio sa quanto siano salate, e, tristemente, ho dovuto rifiutare ancora. Sinceramente credo che in linea di principio non sia giusto, visto tutto quello che un negoziante deve pagare, sobbarcarlo anche per le luci, ma dovrebbero essere a carico del comune, perchè la strada è di tutti, non nostra che non possiamo appoggiare neanche un tavolino davanti al negozio o appendere un'insegna senza pagare perchè non ci appartiene! Convinta delle mie ragioni ho inviato un fax al sindaco, non mi ha risposto naturalmente, manifestando il mio disappunto. Magari qualcuno potrà pensare: "l'hai scelto tu di aprire un negozio", si appunto ma non ho scelto io di dover pagare così salatamente il sogno di una vita...
Via Mastai è buia, ma non certo per colpa dei suoi buoni negozianti...
di Anna Maria Quaresima
Risponde Anna Maria Quaresima della fumetteria LittleTokyo. Se posso dire la mia, quella delle luci di Natale è una questione che non mi è mai parsa chiara e giusta fin dal primo anno in cui ho aperto il negozio, quando la mia vicina, la signora della profumeria, mi chiese di contribuire economicamante per illuminare via Mastai, nella quale entrambe abbiamo l'attività commerciale.
Io nemmeno ero a conoscenza del fatto che le graziose luci natalizie fossero a carico dei negozianti, francamente ho scoperto molte cose dopo aver aperto la mia attivtà, soprattutto quanto sia faticoso pagare tutte le bollette, l'affitto, le tasse, il commerialista... e oltre questo a volte la scarsa affluenza di clienti. La signora che raccoglieva i soldi mi disse subito che non era obbligatorio contribuire e io, avendo aperto da tre mesi, ero molto in difficoltà e rifiutai. L'anno dopo avvenne la stessa cosa, ero in fase di saldo con una fumetteria che mi aveva dato molto materiale in conto vendita e non avevo neanche i soldi per comprare i regali di natale per la mia famiglia. Quest'anno ho le tasse, e chi ha un negozio sa quanto siano salate, e, tristemente, ho dovuto rifiutare ancora. Sinceramente credo che in linea di principio non sia giusto, visto tutto quello che un negoziante deve pagare, sobbarcarlo anche per le luci, ma dovrebbero essere a carico del comune, perchè la strada è di tutti, non nostra che non possiamo appoggiare neanche un tavolino davanti al negozio o appendere un'insegna senza pagare perchè non ci appartiene! Convinta delle mie ragioni ho inviato un fax al sindaco, non mi ha risposto naturalmente, manifestando il mio disappunto. Magari qualcuno potrà pensare: "l'hai scelto tu di aprire un negozio", si appunto ma non ho scelto io di dover pagare così salatamente il sogno di una vita...
Via Mastai è buia, ma non certo per colpa dei suoi buoni negozianti...
di Anna Maria Quaresima

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