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corriere adriatico: Un omicidio avvolto dal mistero

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Continuano le indagini per l'omicidio di Stefano Guazzarotti. Ma ancora non sono emersi dati determinanti.
Una svolta alle indagini potrebbe venire da un accurato esame dei tabulati telefonici.

Giornata di lavoro quella di ieri per gli investigatori impegnati a risolvere il caso dell'omicidio di Stefano Guazzarotti, il tassista ucciso martedì sera a colpi di pistola davanti all'ingresso dello Snoopy, il night club che si trova lungo la strada provinciale Cesano Bruciata. Gli uomini di carabinieri e polizia stanno continuando cercare ogni possibile traccia (il mondo della prostituzione, il passaggio di droga) in grado di condurli sulla pista giusta e arrivare così ali assassino e ai suoi eventuali complici. Un'attività di indagine che non esclude nulla, pur se fino a questo momento gli elementi noti non sembrano essere di grande aiuto.
A cominciare dalla vita di Stefano Guazzarotti, da tutti descritto come una persona normalissima, che alternava il suo tempo tra la famiglia e il lavoro, apparentemente fuori da qualsiasi ambiente o legame che potesse far pensare a situazioni di pericolo.
La stessa attività di tassista, nonostante tutto, era sempre scivolata via senza problemi, al pari di quella degli altri suoi colleghi che fanno base quotidianamente nel parcheggio della stazione ferroviaria.
È qui che la sera di martedì scorso Guazzarotti si trovava, in attesa di concludere il suo turno e di far rientro a casa. È qui che intorno alle 20 ha caricato l'ultimo cliente, non prima di aver annunciato alla moglie che sarebbe rientrato da lì a poco.
Così invece non è stato. Guazzarotti ha accompagnato a destinazione l'ultimo cliente e poi si è diretto allo Snoopy. Qui ha parcheggiato la sua Laguna bianca proprio a fianco dell'ingresso, come se avesse deciso di fermarsi a lungo. Perché questo improvviso cambio di programma? Guazzarotti doveva incontrare qualcuno? Se sì per quale motivo? Cosa c'era di così importante? Aveva un appuntamento già fissato in precedenza oppure ha cambiato tragitto mentre stava ultimando il suo servizio?
Interrogativi che accompagnano gli investigatori e che al momento restano ancora senza risposta. Un aiuto determinante, secondo qualcuno, potrebbe venire dall'analisi del traffico telefonico registrato dal cellulare di Guazzarotti. Lavoro complesso e che richiede tempo, perché si tratta di esaminare decine di numeri telefonici, scoprire quelli che sono più ricorrenti e, naturalmente, a chi sono intestati. Non per niente proprio il telefonino è l'unico oggetto che l'assassino ha portato via con sé dopo l'omicidio. E se l'ultimo contatto telefonico fosse stato proprio con il killer quest'ultimo sicuramente ha chiamato Guazzarotti da un' utenza fissa pubblica e non da un cellulare per non essere immediatamente scoperto. Testimoni e telefonate per fare luce su un mistero.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 15 dicembre 2003 - 1664 letture

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