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sestante: Importanti restauri all'archivio storico vescovile

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Antichi testi preziosi per la storia della città e del territorio verranno restaurati con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

Ventiquattro pezzi archivistici, fra pergamene e manoscritti, provenienti dall'archivio storico vescovile della diocesi di Senigallia, sono stati consegnala ai laboratori specializzati di restauro dei frati Silvestrini di Fabriano, dove saranno sottoposti ad improrogabili interventi conservativi.
"È un ingente 'pezzo' della sstoria di Senigallia e di gran parte del territorio diocesano quello che è partito dagli archivi della Curia - ha introdotto il canonico Pier Domenico Pasquini, al momento di consegnare i tomi - poiché gran parte della storia più antica di questo territorio può andare scritta solo attraverso la lettura di questi preziosi documenti”.
Conservati nell'archivio storico vescovile, e consultabili con prescritte autorizzazioni, le pergamene erano già state oggetto di un antico ordinamento e restauro nel 1784 ad opera di G. Battsta Tondini; l’aumentato interesse degli studiosi per questi testi, unitamente alla tipologia degli interventi settecenteschi, hanno però reso indispensabile il nuovo restauro Degli stessi, finanziato grazie ad un importante contributo concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.
Questi documenti, fra i quali i 32 libri contraddistinti da nomi di animali (Codex Elefantis Codex Serpentis...), di vegetali (Codex Palmae, Codex Lilii...) e altro (Codex Gladii, Codex Lunae...) - ha spiegato Pasquini - sono stati (fra gli altri) lungamente studiati da mons. Alberto Polverari rtaendovi fondamentali notizie per la realizzazione dei suoi poderosi studi. Si tratta di un vero patrimonio per l'intera comunità cristiana e civile di tutta la Diocesi, in quanto, specie un tempo, risiedendo sovente i vescovi fuori Senigallia gli atti erano redatti nelle diverse località della diocesi. Inoltre, le notizie consentono di tracciare la storia di tanti luoghi di questo territorio, oltre Senigallia".
I restauri, curati da uno dei più noti laboratori del settore, diretto da don Vincenzo Fattorini, consentiranno poi di potersi meglio giovare dei documenti, i quali presentavano alcune lacerazioni, segni di antiche morsicature da parte dei topi, qualche attacco di muffe.
"Siamo certi - ha concluso don Pasquini - che non solo gli studiosi ma l'intera comunità diocesana accoglierà con favore questo intervento, che consentirà ad un numero sempre crescente di studenti di accostarsi con la dovuta attenzione a pergamene e manoscritti di così alto valore".
di Alessandro Berluti





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 11 dicembre 2003 - 1874 letture

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