x

il resto del carlino: La minerale era stata sabotata. Trovato del detersivo per piatti

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Per fortuna senza conseguenze il primo caso di Acquabomber nelle Marche, a Monteporzio. In una bottiglia d'acqua è stato iniettato un piccolo quantitativo di detersivo al limone.

MONTEPORZIO — Non ci sono dubbi: una delle sei bottiglie d'acqua minerale comprate quindici giorni fa dalla signora Edelwais Sabbatucci, era avvelenata. Conteneva uno sgrassante per piatti, una specie di «Last» al limone. L'avevano iniettato con una siringa chissà dove chissà quando. Hanno trovato 4.2 milligrammi di detersivo per litro, un quantitativo che servirebbe per far funzionare egregiamente una lavastoviglie intera. L'Arpam di Pesaro ha analizzato il contenuto di quella bottiglia scoprendo ciò che si è sospettato subito a occhio nudo, tenuto conto che si vedeva distintamente molta schiuma e si sentiva odore di limone. Ma non è finita qui: ieri mattina, la guardia di Finanza di Fano ha ricevuto una bottiglia d'acqua sospetta da un cittadino ma da una prima analisi non è stato scoperto nulla di anormale. Sfiatava soltanto perché chiusa male. In serata, sono arrivate all'Arpam di Pesaro altri tre casi sospetti. Una bottiglia d'acqua da Pergola, un'altra da Urbino e una bottiglia di the freddo da Pesaro. Dice il responsabile del laboratorio dottor Pizzagalli: «Andremo ad analizzare ogni bottiglia, ma intanto possiamo dire che era sicuramente avvelenato il contenuto della bottiglia di Monteporzio. Hanno usato una siringa, colpendo solo una bottiglia su sei».
Il caso della signora Sabatucci, 69 anni, di Monteporzio è uguale a tanti altri episodi che si stanno avendo dalle Alpi all'Etna. La pensionata aveva acquistato quel pacco di bottiglie d'acqua spinta da una promozione: il classico tre per due. In quei giorni, a causa di una presenza eccessiva di nitrati e di coliformi, il comune di Monte Porzio aveva dichiarato non potabile l'acqua del rubinetto. La bottiglia in questione era invece pubblicizzata per essere adatta anche per i bambini e la 69enne infatti l'aveva comprata per il nipote, un maschietto di 9 mesi figlio del figlio, Ilario Testaguzza, dentista, e della moglie cubana, commessa in un'azienda di abbigliamento della zona. Ilario e la moglie si sono accorti che qualcosa non andava sabato alle 13 circa. Stavano riponendo la bottiglia in un vano della cucina, quando nel vedersela passare dal marito, la moglie è stata bagnata da dei piccoli schizzi che odoravano di limone. Da lì si sono accorti che la bottiglia era forata, poi hanno visto il foro vicino al tappo e una «strana schiuma», come hanno confermato i carabinieri del Nas. Poi è scattato l'allarme e ieri si è avuta la conferma dall'Arpam: se bevuta, quell'acqua avrebbe causato guai seri anche se non mortali.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 10 dicembre 2003 - 1831 letture

In questo articolo si parla di

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/efwV





logoEV
logoEV
logoEV