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il resto del carlino: Un accampamento di senzatetto sotto il ponte nuovo

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Dopo le segnalazioni di questa estate sono stati trovati nuovi bivacchi di senzatetto sotto Ponte Zavatti.
Per ora la zona è stata bonificata, ma di chi li abitava non c'è nessuna traccia.
Mentre fervono i preparativi in vista dell'inaugurazione del nuovo ponte sul Misa di certo ci sarà qualcuno che non prenderà parte alla festa con tanto di banda, castagne e vin brulé. Il maquillage del nuovo ponte ha infatti scombussolato i programmi di quegli extracomunitari senza fissa dimora che hanno fatto del viadotto un loro bivacco.
Ieri mattina gli operai del Servizio verde e ambiente del Comune sotto gli occhi dei vigili urbani e di una volante della polizia hanno provveduto a bonificare la zona sottostante il ponte, proprio sull'argine del Misa.
Un'operazione che ha portatlo alla luce una inconsueta realtà.
Gli operai e gli agenti della polizia municipale si sono infatti trovati davanti ad una vera e propria sistemazione di fortuna dove evidentemente immigrati hanno trovato riparo in questi mesi.
Grazie all'impiego di una gru sono stati rimossi la carcassa di un'auto forse utilizzata come riparo estemporaneo, alcuni materassi e diverse tavole con le quali era stata adattala una capanna servendosi come appoggio dei piloni del ponte.
Di extracomunitari o altre persone senza fissa dimora nessuna traccia. In compenso il Servizio verde e ambiente ha raccolto anche una grande quantità di rifiuti, qualche oggetto di uso quotidiano e perfino una canna da pesca con la quale qualcuno avrà magari tentato di far abboccare pesci dal vicino fiume.
Situazione igienica e sanitaria del luogo facilmente immaginabile, così come la condizione nella quale deve aver vissuto chi ha fatto del ponte il «proprio» rifugio. Un caso che non può comunque non far discutere e riflettere e che commenta con amarezza il sindaco, Luana Angeloni.
«Avevamo avuto l'estate scorsa segnalazioni di presenze estemporanee sotto il ponte — precisa il primo cittadino —. Il nostro personale era intervenuto ed aveva effettuato dei controlli. Purtroppo si tratta di una triste realtà. Da parte nostra del resto possiamo fare quello che possiamo in queste situazioni di grave disagio».
Anche perché è difficile intervenire nei confronti di persone magari presenti in maniera irregolare nel nostro territorio. E passata l'inaugurazione non è da escludere che i piloni del ponte possano di nuovo trasformarsi in bivacchi.
di Sandro Galli

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