x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA >


corriere adriatico: Viabilità, dietro-front a primavera

3' di lettura
1711
EV

A primavera inizieranno i lavori al Ponte Portone. In quella circostanza verrà quindi ripristinata l'attuale viabilità fino alla conclusione dei lavori, prevista per Luglio 2005, quando il traffico della zona prenderà la sua struttura definitiva.
Il nuovo assetto viario che entrerà in funzione martedì prossimo, con l'apertura del ponte sul Misa, rimarrà in vigore solo per alcuni mesi per poi tornare ad essere quello attuale. La causa del temporaneo dietrofront è il ponte Portone, che presto ruberà la scena al più noto ponte sul Misa, la cui storia è ormai giunta all'epilogo.
Nel momento in cui verrà demolita la bretella su cui dovrà sorgere il ponte Portone, i sensi di marcia di via Tetrarca e di una parte di via Bruno saranno invertiti. Ciò avverrà all'incirca nella prossima primavera, quando la viabilità tornerà ad essere quella precedente il 9 dicembre, ossia quella attuale con una sola differenza: il ponte sul Misa rimarrà in funzione, continuando a costituire il passaggio per uscire dalla città.
Ma non è finita, perché una volta ultimato il ponte Portone verrà ripristinata la viabilità che entrerà in corso martedì prossimo, arricchita ovviamente di un nuovo canale di transito. Ricapitolando il 4 dicembre si registrerà il primo cambiamento con l'inversione del senso unico di via Petrarca e del tratto di via Giordano Bruno, compreso tra l'incrocio con via D'Aquino e l'intersezione con le vie Capanna, Petrarca e IV Novembre. Nella primavera 2004, con l'avvio del cantiere del ponte Portone, i sensi unici subiranno un'altra inversione, tornando ad essere quelli attuali, per poi cambiare nuovamente, e questa volta in maniera definitiva, nel luglio 2005 con l'inaugurazione del secondo ponte.
Per la sua realizzazione è iniziato il conto alla rovescia già lo scorso mese di luglio, anche se i lavori prenderanno il via non prima di marzo. Forse qualcuno si chiederà come mai il conteggio sia iniziato così presto. “La Regione ha dato la disponibilità nel finanziare parte del progetto - spiega l'ingegnere Lanfranco Castelli - stabilendo un tempo massimo per effettuare i lavori, come peraltro e previsto dalla legge, fissando come scadenza settecento giorni che sono partiti da quando l'Ente ci ha reso nota la sua partecipazione."
Nei luglio 2003 la Regione, che ha cofinanziato insieme al Comune di Senigallia il progetto, ha comunicato all’amministrazione la sua adesione, pretendendo che a partire dallo stesso mese di luglio questa si impegnasse a rispettare come tempi massimi per realizzare l'opera circa due anni, per la precisione settecento giorni. Il finanziamento non e stato ancora erogato, ciò avverrà in parte al momento dell'apertura del cantiere e se i tempi non venissero rispettati gli stanziamenti per l'opera potrebbero essere revocati.
I lavori potrebbero partire in un lasso di tempo che va da marzo a settembre 2004, la data precisa dipenderà da quando l'impresa appaltatrice si aggiudicherà la gara.
L'opera dovrà quindi essere consegnata entro il luglio 2005, scadenza imposta dalla Regione. Dalla clessidra sono già scorsi circa centocinquanta giorni e molti altri ne passeranno prima dell'inizio dei lavori, ma c'è ottimismo sulla riuscita in tempo del progetto. "Un'opera di questo genere ha bisogno di essere realizzata in centoottanta giorni - conclude l'ingegnere Castelli - quindi anche se si inizia a lavorare a settembre 2004, al massimo per marzo 2005 dovrebbe essere tutto finito."
di Sabrina Marinelli

ARGOMENTI