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Bello e Girolimetti: ''Melappioni non dice tutta la verità''
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I due esponenti senigalliesi di AN esprimono dubbi sull'intervento dell'assessore regionale alla sanità Augusto Melappioni e difendono il referendum contro la ASL unica regionale. |
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È quanto sostengono Massimo Bello e Gabriele Girolimetti, consiglieri comunali di Alleanza nazionale, che in una nota esprimono "dubbi e perplessità su quanto dichiarato da Melappioni perché in Ancona dice ed approva una serie di provvedimenti, che tagliano i servizi e le strutture su tutto il territorio, mentre a Senigallia annuncia trionfalmente grandi novità supportate solamente da slogans elettorali e politici contro il Governo nazionale, che, secondo Melappioni e compagni di partito, sta tagliando i fondi alla sanità".
"L'assessore Melappioni – aggiungono i due consiglieri di An - farebbe bene a dire ai cittadini e a chi opera nel settore della sanità regionale quali effetti produrranno quei provvedimenti, che la Giunta D’Ambrosio di centrosinistra ha varato nei mesi scorsi. Una serie di atti, che toglieranno servizi, strutture, ruoli e funzioni agli enti locali ed al territorio in virtù di una politica sanitaria regionale, che ha come obiettivo principale quello di ridurre solo l’enorme debito accumulato negli anni dalle giunte di centrosinistra che hanno governato la regione Marche".
"La propaganda e la strumentalizzazione dei problemi di questo centrosinistra, poi, risulta evidente – proseguono Bello e Girolimetti - anche nello slogan coniato dalla segreteria provinciale dei Ds, che ammette, per bocca del consigliere regionale Silvana Amati, come la campagna di informazione dei Ds nel territorio si svolga sostanzialemente contro la Destra ed il suo Governo".
"Per quanto riguarda il referendum abrogativo dell’Asl unica proposto dalla Casa delle libertà – proseguono ancora i due consiglieri del partito di Fini – non crediamo sia affatto strumentale come affermato da Melappioni perché non solo siamo di fronte ad uno strumento di democrazia diretta con cui sono i cittadini a doversi esprimere, ma anche perché sono i cittadini i primi ad usufruire dei servizi e delle strutture sanitarie, perché sono i cittadini a vivere sulla loro pelle i disagi di una pessima gestione sanitaria nella nostra Regione, perché riteniamo che sia molto più importante far esprimere i cittadini piuttosto che far decidere le segreterie dei partiti".
"Aver paura, quindi, del referendum o ritenere strumentale il dibattito sulla sanità come fanno appunto Melappioni e i Ds – concludono Massimo Bello e Gabriele Girolimetti – è sintomo di nervosismo politico e consapevolezza del centrosinistra di aver gestito la sanità marchigiana contro gli interessi delle famiglie e dei cittadini. Aver paura di tutto ciò e dare sempre la colpa al Governo nazionale è il sintomo di essere a corto di argomenti e, soprattutto, di idee".
di Massimo Bello e Gabriele Girolimetti

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