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il messaggero: Male d'amore, giù dal ponte. Si sfracella ragazza di 23 anni

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Inspiegabile tragedia ad Arcevia. Cristina Moscani, 23 anni si è buttata da un ponte, morendo sul colpo. Dolore in tutta la città.
ARCEVIA - Si è buttata da un ponte alto più di 30 metri e si è schiantata al suolo morendo sul colpo. Arcevia è sotto choc per il suicidio di Cristina Moscani, una ragazza di appena 23 anni che ieri a mezzogiorno ha deciso di farla finita gettandosi dal ponte che si trova sulla provinciale Arceviese, proprio all'imbocco della cittadina per chi proviene di Senigallia.
Forse c'è una storia d'amore finita male dietro il gesto della ragazza, o forse c'è uno stato di depressione latente e dalle origini sconosciute. Fatto sta che ieri, poco prima di mezzogiorno, Cristina è uscita dalla sua abitazione delle Conce di Arcevia, è salita sulla propria Opel Corsa ed ha percorso poco più di un chilometro in salita verso il centro abitato di Arcevia.
Arrivata sul ponte ha accostato l'auto, è scesa, ha scavalcato il parapetto e si è gettata di sotto atterrando dopo un volo di oltre 30 metri proprio alla base di uno dei due piloni che reggono il ponte.
«Ho assistito a tutta la scena» racconta un testimone «ed ho visto quella macchina sbandare all'uscita della curva che precede il ponte come se il conducente guidasse in preda ad un forte stato d'agitazione. Poi ho visto l'auto fermarsi sulla corsia che si trova contromano rispetto alla direzione della vettura, cioè sul lato del ponte sotto il quale c'è lo strapiombo. La ragazza è scesa velocemente dall'auto e si è lanciata nel vuoto senza esitazioni. Non sono riuscito a fermarla perché quando ho capito quali fossero le sue intenzioni era ormai troppo tardi».
L'uomo che ha assistito alla scena ha chiamato immediatamente i soccorsi ma i medici del 118 giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare la morte della ragazza. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Arcevia. Qualcuno giura di aver visto il padre di Cristina arrivare sul ponte subito dopo la tragedia, come se avesse seguito la figlia dopo averla vista uscire di casa. Altri negano questa circostanza. Cristina Moscani viveva con i genitori ed il fratello dodicenne nella zona delle Conce e lavorava come segretaria in un'azienda di Piticchio di Arcevia. Da alcune settimane però non si recava più al lavoro, forse per l'acuirsi del suo stato di depressione che, secondo alcuni conoscenti, era dovuto alla recente brusca conclusione di una storia d'amore con un ragazzo. Pare che la giovane in passato avesse manifestato più volte ai familiari l'intenzione di suicidarsi, anche se la sua disperazione interiore non era del tutto visibile all'esterno. C'è infatti chi descrive Cristina come una ragazza allegra e spensierata, ma al contempo c'è anche chi dice di sapere che la giovane era in cura da uno psichiatra. Proprio ieri Cristina si era congedata dagli amici dicendo di dover andare a sostenere una visita medica. Di che tipo non si sa. Quegli stessi amici ieri mattina erano tutti sotto quel ponte con gli occhi persi nel vuoto a chiedersi il perché di quello che era successo. Sul luogo della tragedia si è recato anche il sindaco di Arcevia Silvio Purgatori che è rimasto a lungo con lo sguardo rivolto verso il basso, visibilmente scosso come tutte le altre persone che si sono fermate sopra e sotto il ponte. Con le lacrime agli occhi anche Silvana Bevilacqua, assessore alla Cultura del Comune di Arcevia.
«Non posso credere a quello che è successo» ha detto «i genitori di Cristina sono miei amici. Per loro sarà un colpo durissimo». Nell’auto con la quale la giovane aveva raggiunto il ponte i carabinieri hanno trovato una borsa il cui contenuto non è stato rivelato. Forse lì dentro c'era un messaggio nel quale Cristina spiegava il suo gesto. O forse la spiegazione Cristina l'ha portata con sé, giù da quel ponte.
di Marco Benarrivo

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