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il resto del carlino: Gomme tagliate e minacce: «Fatti avanti, vigliacco»
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Alessandro Riccialdelli fondatore del tribunale del malato e responsabile di cittadinanza attiva ha subito minacce anonime e gli sono state tagliate ben 16 gomme d'auto. «Anonimo vigliacco, chiunque tu sia sappi che non mi faccio intimorire, così come non ho mai avuto paura in questi anni di espormi e di far valere le ragioni dei cittadini che ho sempre rappresentato e tutelato». Sconcertato, amareggiato, ma anche arrabbiato e pronto a passare al contrattacco, il coordinatore di «Cittadinanza attiva» Alessandro Riccialdelli che tramite il Carlino lancia un messaggio chiaro dopo gli episodi avvenuti negli ultimi tempi.
Allora Riccialdelli, ci può raccontare cosa è accaduto?
«Sabato sera qualcuno probabilmente con un cacciavite o un coltello a lama corta ha tagliato una delle gomme della mia auto, una Marea che avevo parcheggiato vicino casa. Sicuramente è successo tra le 20 e le 21,15. Quando sono rientrato per cena era tutto regolare. Mi sono accorto invece dell'accaduto quando sono uscito con mia moglie. Ma non è finita qui».
Cioè?
«Abbiamo deciso di prendere la Y10 delle mie figlie, parcheggiata poco distante. Così ci siamo accorti che tutte e quattro le gomme erano state tagliate con le stesse modalità. Di sicuro qualcosa o qualcuno deve aver messo in fuga l'autore di questo gesto vigliacco, perché altrimenti avrebbe bucato anche le altre gomme della Marea. Domenica mattina mi sono recato alla caserma dai carabinieri dove ho presentato una denuncia per danneggiamento. Ma sono veramente al limite della sopportazione. Negli ultimi due anni e mezzo mi sono stati tagliati la bellezza di sedici pneumatici. Oltre al danno materiale, c'è la rabbia per lo sfregio morale».
Ha idea di chi possa essere e soprattutto quali le ragioni del gesto?
«Solo qualche sospetto. Per il momento ho posto sull'auto un cartello con scritto "Caro vigliacco, smettila di tagliare le gomme, perché forse so già chi sei". Comunque guardi, se lo dovessi prendere sul fatto, non so come andrebbe a finire, tanto sono arrabbiato. Quanto ai motivi, sono sicuro che questi devono essere ricercati nell'ambito della mia attività di volontariato, prima nel Tribunale del malato che ho avviato nel '95 ed ora con la responsabilità in "Cittadinanza attiva". Sicuramente con il mio comportamento ho dato fastidio a qualcuno e pestato qualche piede di troppo. Tanto più che un paio di mesi fa al mio cellulare sono anche arrivate minacce anonime, che m'invitavano "a smetterla di farmi gli affari degli altri", che sarebbe stato meglio per me. Ma, come ripeto adesso, ho risposto che i vigliacchi voglio vederli in faccia».
di Sandro Galli
Allora Riccialdelli, ci può raccontare cosa è accaduto?
«Sabato sera qualcuno probabilmente con un cacciavite o un coltello a lama corta ha tagliato una delle gomme della mia auto, una Marea che avevo parcheggiato vicino casa. Sicuramente è successo tra le 20 e le 21,15. Quando sono rientrato per cena era tutto regolare. Mi sono accorto invece dell'accaduto quando sono uscito con mia moglie. Ma non è finita qui».
Cioè?
«Abbiamo deciso di prendere la Y10 delle mie figlie, parcheggiata poco distante. Così ci siamo accorti che tutte e quattro le gomme erano state tagliate con le stesse modalità. Di sicuro qualcosa o qualcuno deve aver messo in fuga l'autore di questo gesto vigliacco, perché altrimenti avrebbe bucato anche le altre gomme della Marea. Domenica mattina mi sono recato alla caserma dai carabinieri dove ho presentato una denuncia per danneggiamento. Ma sono veramente al limite della sopportazione. Negli ultimi due anni e mezzo mi sono stati tagliati la bellezza di sedici pneumatici. Oltre al danno materiale, c'è la rabbia per lo sfregio morale».
Ha idea di chi possa essere e soprattutto quali le ragioni del gesto?
«Solo qualche sospetto. Per il momento ho posto sull'auto un cartello con scritto "Caro vigliacco, smettila di tagliare le gomme, perché forse so già chi sei". Comunque guardi, se lo dovessi prendere sul fatto, non so come andrebbe a finire, tanto sono arrabbiato. Quanto ai motivi, sono sicuro che questi devono essere ricercati nell'ambito della mia attività di volontariato, prima nel Tribunale del malato che ho avviato nel '95 ed ora con la responsabilità in "Cittadinanza attiva". Sicuramente con il mio comportamento ho dato fastidio a qualcuno e pestato qualche piede di troppo. Tanto più che un paio di mesi fa al mio cellulare sono anche arrivate minacce anonime, che m'invitavano "a smetterla di farmi gli affari degli altri", che sarebbe stato meglio per me. Ma, come ripeto adesso, ho risposto che i vigliacchi voglio vederli in faccia».
di Sandro Galli

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