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voce misena: Teatro... alla riscossa

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Rispondendo ad un'interrogazione del consigliere Onori (Verdi) L'assessore alla Cultura Albani spiega i progetti per il Teatro La Fenice quando, tra un anno, scadrà la convezione con Giometti.
Una interessante interrogazione scritta a risposta orale presentata dal consigliere Onori diventa l'occasione per far esprimere all'assessore alla cultura Albani i progetti futuri sul teatro a Senigallia.
La città ha fame di cultura e sembra una grande contraddizione lo sforzo economico sostenuto per ricostruire La Fenice e la povertà sconcertante delle nostre stagioni teatrali, Certo che una buona stagione teatrale richiede finanziamenti non indifferenti, ma la miseria raggiunta a Senigallia è difficilmente eguagliabile.
Due fatti importanti possono rappresentare una grande occasione dì cambiamento rispetto alla gestione di una struttura quale La Fenice, di cui fino ad oggi non sì è riusciti a sfruttare tutte le potenzialità:
- a dicembre del prossimo anno scade l'attuale convenzione per la gestione;
- l'assessore alla cultura è "nuovo" rispetto ai tempi in cui La Fenice ha cominciato la sua attività. Può quindi essere più libero di reimpostare alcuni criteri di fondo che vanno necessariamente riscritti se si vuol ricominciare ad identificare La Fenice come un teatro.
Consigliere Onori
Fa presente che durante la presentazione della stagione teatrale è apparsa, sulla stampa, la notizia che il cinema-teatro La Fenice non svolgerà più attività cinematografica. Chiede se tale notizia ha un fondamento, e, se c'è, se questo sia stato un frutto di una concertazione con l'attuale gestione dei Fratelli Giometti. Inoltre se questa eventuale concertazione sia frutto di un confronto all'interno della giunta. Oppure se la notizia sia una impressione estemporanea, magari mal riportata dalla stampa. Ricorda anche che tale argomento dovrebbe essere tema di approfondimento all'interno della commissione consiliare competente.
Inoltre ricorda che tra le varie attività previste dalla convenzione con i Fratelli Giometti c'era anche quella relativa al teatro per bambini. Chiede all'assessore se gli risulta che siano previste nella prossima stagione attività riconducibili al teatro per bambini.
Assessore alla cultura Albani
Inizia la risposta dicendo che l'interrogazione offre l'opportunità di fornire alcuni chiarimenti, alcune considerazioni e alcuni dati di fatto. Afferma che il titolo riportato dalla stampa è stato oggettivamente una libera interpretazione, che può avere dei motivi benché chi parla non si sia espresso esattamente in quei termini.
Quanto alla questione del teatro coglie l'occasione per comunicare che proprio nella stessa sera si era svolta una prima assemblea di tutte le associazioni che a vario titolo fanno teatro nella nostra città, al fine di costituire un luogo che rappresenti una dimensione partecipativa e concertativa delle problematiche connesse al teatro. Considera il risultato di questa assemblea per certi versi minimale ma per altri versi importante: si è stabilito, infatti, di costituire un gruppo operativo che concretamente possa lavorare per definire la cultura teatrale a Senigallia. Questo esprime la volontà personale e della giunta di definire un tentativo di costruire una cultura, una sensibilità teatrale possa contribuire a fare in modo che esista a Senigallia un progetto per il teatro. Un progetto che, viene detto con molta disarmante sincerità, non c'è. Per costruire un progetto c'è bisogno sicuramente di coinvolgere chi, nella nostra comunità, fa teatro. Questo costituisce quel patrimonio fondamentale che permette di avere una forza contrattuale rispetto al da farsi dal 31 dicembre del 2004 (data di scadenza dell'attuale convenzione ndr). Forza contrattuale per ciò che compete all'amministrazione e nei confronti della scommessa messa in campo: ossia dare un progetto alla città. E un modo che costa sacrificio, che ha tempi lunghi: la democrazia, la partecipazione hanno dei tempi e hanno dei costi che a volte non si coniugano fino in fondo con quelle che sono le esigenze, i tempi, le concretezze, le scadenze. La risposta da parte dei presenti a questa prima assemblea è stata una risposta sicuramente molto favorevole rispetto a questo modo di agire, rispetto a questo primo passo. È un primo segno importante.
Ribadisce di aver raccontato tutto questo per far intendere quelli che sono gli orientamenti suoi e della giunta rispetto a questo problema. Orientamenti che si possono tradurre sicuramente, con uno sforzo, in impegno forte per fornire delle risposte. Risposte che hanno bisogno di tempi, di tatto, perché purtroppo molto si è perso: molte cose, molti appuntamenti, molto tempo si è perso, questo è fuori discussione. C'è però un preciso indirizzo che è suffragato da fatti concreti.

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