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il resto del carlino: L'appalto unico darà più garanzie. Il servizio migliorerà

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Il Sindaco risponde, in questa intervista al Carlino alle polemiche di ieri sul nuovo appalto per la fornitura di prodotti alimentari alle scuole elementari.
Gli otto centri cottura comunali continueranno a funzionare regolarmente.

Un appalto 'unico' per migliorare il servizio della refezione scolastica. Il sindaco Luana Angeloni difende a spada tratta la delibera presa dalla Giunta che regola il nuovo appalto del servizio, resa nota ieri dal 'Carlino'.
Non solo, ma il primo cittadino respinge anche critiche ed allarmismi con piglio deciso: «Quella deliberà non cambierà nella sostanza il sistema attuale della refezione ma permetterà al Comune di vigilare meglio e garantire efficienza e qualità».
Sindaco, come stanno le cose? Il Comune dismette le cucine ricorrendo al catering?
«Assolutamente no. Gli otto centri di cottura che preparano attualmente il cibo per le elementari e materne continueranno a farlo. Non cambia nulla».
Allora perché tra i requisiti dell’appalto si richiede che il vincitore abbia un centro cottura proprio?
«Da tempo recependo le esigenze di operatori scolastici e famiglie abbiamo esteso il servizio di refezione alle scuole medie e non intendiamo tornare indietro. Questo servizio per le medie prevede però la fornitura di pasti col sistema del catering. Ecco perché chi vincerà l'appalto oltre a fornire i prodotti alimentari per tutte le cucine scolastiche (materne comprese) deve essere anche attrezzato per preparare in proprio i pasti destinati alla scuole medie. Solo quelli, esattamente come avviene ora».
Allora perché questo nuovo appalto?
«Perché quello esistente, affidato a due distinte aziende, è in scadenza. Abbiamo deciso di prorogarlo fino alla fine dell'anno per prenderci il tempo necessario per preparare un capitolato d'appalto che garantisca al servizio una efficienza e qualità ancora maggiori e al Comune una migliore possibilità di controllo».
In realtà però qualcosa cambia: invece di utilizzare più fornitori assegnerete tutto il servizio, compreso il trasporto dei pasti dai centri cottura alle mense, ad un solo soggetto. Come mai?
«Si tratta appunto di una scelta di efficienza. È più facile controllare un unico fornitore, avere a che fare con un solo soggetto. Senza contare che così facendo l'appalto è ancor più appetibile e questo può permettere al Comune di 'strappare' un'offerta economicamente più vantaggiosa, oltre che migliorare la qualità dei prodotti».
Non teme però che questo accentramento possa essere visto dai genitori, che da tempo lo combattono, come un ulteriore passo verso lo smantellamento del servizio pubblico?
«Occorre finirla con il voler vedere cose e situazioni che non esistono. Con questa delibera non innoviamo il sistema esistente di riferimento, che resta lo stesso. Concentriamo solo l'appalto su un unico soggetto. I genitori? Penso che quanti protestano, pur facendo mangiare regolarmente i propri figli a scuola, lo fanno magari anche per mantenere alta l'attenzione sul settore, forse nella convinzione che così facendo ci sia una maggiore e costante vigilanza».
Qualcuno però si chiede: ma se il Comune ha ancora in piedi 8 centri cottura. perché non li utilizza anche per i pasti per le scuole medie, invece che delegarne la preparazione ad un privato?
«Non siamo in grado di produrre e distribuire tutti i pasti che servirebbero. Non vogliamo però arretrare e togliere un servizio di refezione da due anni esteso anche alle scuole medie. Di qui il ricorso al catering. Tra l'altro la refezione per gli studenti delle medie ha caratteristiche diverse da quella per gli asili. Alle medie il consumo dei pasti non è quotidiano ma magari avviene solo in determinati giorni della settimana. Occorre pertanto un organico flessibile per soddisfare un servizio con simili caratteristiche. Non escludo che con una ulteriore riorganizzazione del servizio delle mense non si possa un domani arrivare anche a preparare pasti per le medie».
Dunque non c'è alcun progetto di dismissione delle cucine comunali rimaste in attività?
«Inutile fare supposizioni o parlare di un futuro ipotetico: la realtà e che anche con questo nuovo appalto, non cambierà nulla rispetto ad ora se non che ci sarà un capitolato più garantista per il Comune e quindi anche per quanti fruiscono del servizio».
Un capitolato tra l'altro, informano in Comune, che è stato attentamente studiato e preparato dagli uffici comunali, con il dirigente del servizio Maurizio Mandolini in testa.
di Andrea Sandroni





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 05 novembre 2003 - 1728 letture

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