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giulia torbidoni: Una tavola che parla a tutti di pace

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Un'iniziativa che permette a tutti di collaborare alla soluzione dei più grandi problemi del nostro tempo, la fame, povertà, ingiustizia sociale...
Per dimostrare che certi sogni non sono irraggiungibili.

La Tavola della Pace che annualmente promuove la marcia Perugia-Assisi torna a far valere i principi pacifisti di cui si nutre. E questa volta lo fa con i potenti, se così si può dire,visto che molte cause di guerra nascono da interessi politici e di potere.
Si è appena lanciata, infatti, la campagna di raccolta firme "PACE: ci metto la firma" affinché la nuova Costituzione Europea accolga un articolo di esplicito rifiuto della guerra come arma di risoluzione dei problemi.
Insomma una sorta di nostro articolo 11, con la speranza, però, che a livello europeo sia veramente rispettato e riconosciuto come concetto fondante del vivere comune.
L’Associazione delle ONG italiane, tra cui si riconosce anche COOPI, promuove tale campagna e invita tutti ad apporre la propria firma per salvaguardare un principio non europeo o nazionale come troppo spesso si pensa, ma un diritto universale di ogni uomo, donna e bambino.
Il sito a che raccoglie le firme di quanti aderiscono a tale monito è http//www.sernestreong.org/firma.asp.
Intanto è da evidenziare anche un ruolo particolarmente importante dell’ONU. Infatti l’Agenzia per lo Sviluppo dell’ONU (UNDP) ha promosso un’ulteriore campagna dal nome Millennium Development Goals - No Exuse 2015. Tale campagna si prefigge come meta quella di controllare che le scelte politiche dei Capi di Stato che parteciparono nel settembre del 2000 al Millennium Summit, e che in tale occasione presero degli impegni precisi per la risoluzione di problemi globali come fame, povertà e ingiustizia sociale, siano veramente orientate nel rispetto e nell’adempimento di quei patti stipulati. Bisogna infatti ricordare che in quel settembre 2000 i Capi degli Stati più ricchi al Mondo fissarono otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio che prevedevano azioni per l’eliminazione di fame e povertà, disuguaglianze sociali, estensione dei diritti sanitari, misure contro il degrado ambientale ed entro il 2015 l’accesso ad istruzione e all’acqua potabile.
Per appoggiare tale iniziativa, per premere cioè anche noi affinché determinate scelte del nostro governo, che abbiano dei risvolti a livello più ampio di quello nazionale, si facciano garanti del rispetto di quegli otto Obiettivi si può firmare l’appello alla pagina: http//www.millenniumcampaign.it/sa.php.
Il motto è "Una firma per dire anche tu: facciamo parte della prima generazione che può eliminare la povertà e ci rifiutiamo di perdere quest’occasione".
Si può avere fiducia in tali iniziative come affermare che certi sogni, come l’eliminazione della povertà e della fame, sono solo utopie irraggiungibili e che perciò tutto si va ad annullare e a confondere nell’inutilità, ma vista la situazione attuale alquanto deludente e triste vi chiedo: ci conviene rimanere inerti e non sporcarci più le mani? È meglio credere e continuare a farlo, indipendentemente da tutto.
di Giulia Torbidoni





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 05 novembre 2003 - 1776 letture

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