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corriere adriatico: Fumare ci fa sentire grandi

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Conclusa un'indagine su 1500 adolescenti senigalliesi curata dal dottore Walter Mariotti, con il supporto dell’Amministrazione Comunale, da cui emerge la totale noncuranza dei giovani per i danni provocati dal fumo.


Gli adolescenti confessano di fumare per sentirsi più grandi e di accendere la prima sigaretta a circa quattordici anni. È questo il ritratto dei teenager senigalliesi emerso dalla campagna di sensibilizzazione contro il tabagismo, ideata e curata dal dottore Walter Mariotti, con il supporto dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione dei docenti e dirigenti scolastici degli istituti coinvolti.
Il progetto, avviato nel 2001, ha permesso di sottoporre 1561 ragazzi di età compresa trai 12 e i 16 anni, frequentanti la seconda e terza media e i primi due anni delle superiori, ad un questionario per studiare il loro rapporto con il fumo. In questi due anni sono state poste 30.000 domande, le cui risposte sono già state rielaborate e presto verranno stampate in un libretto dal titolo "Grazie, non fumo: la nostra classe nuoce gravemente alla salute", che nella seconda parte dell'anno scolastico verrà distribuito agli stessi intervistati.
"Se ci riusciamo vorremmo distribuire il volume con i dati a gennaio - spiega il dottor Mariotti - per poi lavorare sulle risposte che gli studenti ci hanno dato." II profilo della generazione presa come campione di studio permette di capire cosa spinge giovani individui, spesso poco più che bambini, a far uso di nicotina. Se la maggior parte ha infatti dichiarato di fumare per sentirsi più grande, in molti hanno ammesso di farlo per seguire il gruppo e non sentirsi esclusi.
A quanto pare la sigaretta rappresenta per gli adolescenti uno status symbol da esibire nei luoghi pubblici, sala giochi in pole position, e questo andamento trova conferma nel fatto che il 90% degli intervistati ha dichiarato di non provare alcun piacere dal fumare. Difficilmente i giovani si lasciano spaventare dalle conseguenze che il fumo provoca sulla salute, mentre uno dei valori più importanti è la libertà di poter scegliere da soli come agire, tendenza quest'ultima in forte contrasto con l'uso della nicotina che come noto crea dipendenza.
Contemporaneamente al questionario gli studenti hanno condotto delle interviste in famiglia, dal cui risultato è emerso che i nonni hanno iniziato a fumare in età più adulta rispetto a loro, inoltre il grande divario tra gli uomini, un tempo principali acquirenti di sigarette, e le donne, modeste consumatrici di nicotina, si è oggi livellato, il consumo di tabacco tra il gentil sesso è in aumento, come testimoniano anche i dati dell'indagine condotta a livello scolastico, che vede le ragazze fumatrici in numero maggiore dei loro coetanei maschi.
"Bisogna dire che il campione non era costituito da ugual numero di maschi e femmine - aggiunge il dottore - però si può tranquillamente affermare che non c'è più una grande differenza tra i due sessi". La lotta al tabagismo portata avanti con tenacia anche a livello nazionale, tra l'altro proprio oggi ricorre la IV Giornata nazionale dei diritti dei non fumatori, interessa molti Paesi oltre all'Italia.
E chissà se le motivazioni che portano i giovani stranieri a fumare siano le stesse dei loro coetanei italiani? Presto lo scopriremo, infatti il dottor Mariotti, di ritorno in questi giorni da Chester, ha proposto di sottoporre i ragazzi delle città gemellate con Senigallia alle stesse domande alle quali hanno già risposto i senigalliesi. Il progetto partirà il prossimo anno e, una volta ottenuti i responsi, si potranno confrontare le diverse realtà culturali.
Ma non è tutto. "L'idea è di proporre in futuro un simile progetto - conclude il dottore - anche per il fenomeno dell'alcolismo e della tossico-dipendenza." Argomenti "scottanti per i giovani di Senigallia che dovranno confrontarsi con le problematiche più delicate per la loro età.
di Sabrina Marinelli





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 05 novembre 2003 - 1972 letture

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