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il resto del carlino: Un grande porto turistico con i soldi dell'ex Marche

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - Intervista fiume del Resto del Carlino con il Sindaco Luana Angeloni.
La vendita dell'hotel Marche, le navi ferme al cantiere navale e l'asilo nido a Marzocca sono alcuni dei temi trattati.

La vendita dell'ex hotel Marche da parte della Regione è una delle novità degli ultimi giorni. Ne parliamo con Luana Angeloni.
Sindaco, con l'ex hotel Marche in vendita ci sono nuove opportunità?
«Con il presidente D'Ambrosio già lo scorso settembre avevo posto la questione generale dello sviluppo della città e del rapporto in quest'ottica con la Regione. L'hotel rientra nel progetto di sviluppo di un'area importante a vocazione turistica. Per questo ho informato il presidente della decisione del Comune, legata alla variante di tutela della fascia costiera, di individuare un progetto complessivo di recupero destinato ad insediamenti turistici. Attraverso l'approvazione della variante abbiamo valorizzato anche l'hotel 'Marche' di proprietà regionale, prevedendo anche l'innalzamento di un piano, proprio per rendere la struttura ancora più interessante. Quindi diciamo che l' amministrazione comunale era consapevole della decisione della Regione, con la quale c'è stato per così dire un percorso condiviso che portasse comunque ad un beneficio per Senigallia».
Quale il ruolo del Comune?
«Attivo ed attento nel seguire le varie fasi, anche attraverso un iter concordato con la consigliere regionale Silvana Amati per salvaguardare i nostri obiettivi».
Si riferisce all'investimento in loco degli utili?
«Sì, che i proventi fossero destinati a Senigallia ma su un progetto che avesse valenza regionale. Ed in questa ottica si inserisce il piano di riqualificazione ed ampliamento del porto. Pensiamo ad una infrastruttura che possa si dar beneficio alla città ma che sia capace di attrarre flussi, di turisti in particolare legati al diportismo ad ampio respiro, non solo a livello locale».
Solo fondi per il porto?
«C'è interesse anche alla valorizzazione di un'area più ampia dove è localizzato l'hotel 'Marche', della quale per la gran parte siamo proprietari. Attraverso gli strumenti urbanistici la struttura potrà rientrare in questo progetto senza che vi siano speculazioni».
Userete l'opzione per acquistare l'ex hotel?
«Il Comune come ente non può certo essere interessato alla gestione dell'hotel 'Marche'. Può essere invece interessante e strategico un discorso legato alla partecipazione pubblica e privata, finalizzata a quel programma di riqualificazione complessivo della zona al quale facevo riferimento».
Chi è interessato?
«È necessario che gli imprenditori si facciano avanti per cogliere questa grande opportunità. Qualcuno si sta già interessando. Bisognerà vedere su quali basi partirà l'asta della Regione».
Un altro caso del momento è lo scandalo dei motopesca.
Che farà il sindaco per quelle navi d'oro?

«La vicenda del 'Cantiere Navalmeccanico' è annosa e dovrà trovare una soluzione, anche perché sono stati investiti molti soldi pubblici. È necessario non disperdere questa potenzialità. Bisogna completare le navi e consegnarle ai legittimi destinatari, sempre che in questi anni non si siano persi per strada».
Già come senatrice aveva in passato seguito l'evolversi della situazione delle motonavi destinate al Senegal. Perché la vicenda non si è conclusa?
«Mi ero interessata al caso in Senato soprattutto per salvaguardare l'aspetto occupazionale del cantiere. Diciamo che con il fatto che è poi insorto un contenzioso tra il ministero degli affari esteri e il cantiere, abbiamo un po' perso possibili interlocutori e non siamo venuti a capo della situazione».
Le navi intanto sono ancora lì, ferme e incompiute...
«Mi auguro che vengano ultimate e consegnate. Anche perché l'area del 'Cantiere Navalmeccanico' è inserita nel progetto di riqualificazione del porto». Che fine farà il cantiere?
«Nel progetto di ampliamento dell'area portuale di 12 anni fa si prevedeva il trasferimento del cantiere nell'avamporto. Ora le condizioni sono cambiate. Anche se non è chiuso, nel cantiere non si lavora. Sono per questo in attesa di conoscere che intenzioni abbia la proprietà per il futuro».
Il titolare del cantiere è comunque in possesso di una concessione...
«Le concessioni che sono di competenza del Comune vengono rilasciate in base all'attività esercitata. Non potrà essere rinnovata la concessione su un'area che il piano regolatore vigente del porto destina a parcheggi, fermo restando che ci sono ancora discorsi aperti e che potremo anche individuare un'altra localizzazione. A tutt'oggi però in quell'area il piano del porto prevede la realizzazione di parcheggi. Al di là di questo speriamo che il contenzioso con il ministero degli affari esteri si risolva e si creino le condizioni per una nuova ubicazione del cantiere. Per questo abbiamo necessità di conoscere le intenzioni dell'azienda».
È il solo problema?
«No, siamo convinti che il porto per avere una sua economicità debba recuperare altri posti barca in più di quanto prevedeva il progetto. Non potendosi espandere verso mare, dovremo cercare spazi all'interno. Ci sono tantissime richieste in questo senso da parte di diportisti».
Sindaco, l'idea di unire asilo a scuola media non è piaciuta...
Lo so, abbiamo ricevuto la petizione dei genitori che non vogliono la sezione dell'asilo nido nella scuola media di Marzocca ed anche i verbali del consiglio d'istituto
Come stanno le cose?
Stiamo lavorando a questa ipotesi che ha fondamento in un progetto realizzato dall'ufficio tecnico comunale ad un costo contenuto. L'obiettivo è di far convivere la scuola e l'asilo nido con adeguamenti strutturali ed anche una sopraelevazione di aule. Nessuna decisione definitiva è stata però ancora assunta al riguardo. In tre anni abbiamo comunque raddoppiato i posti negli asili nido comunali e negli spazi bambini, sostenendo anche strutture private che si dedicano al settore».
E lo stop al cantiere dell’Ipsia?
«Provo amarezza e dispiacere, anche se la competenza è della Provincia. Purtroppo sono cose che capitano negli appalti pubblici; incidenti di percorso. Mi auguro che questo non comporti ritardi nella tabella di marcia che la Provincia si è data per la realizzazione della nuova sede per l'Ipsia».
di Sandro Galli





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 30 ottobre 2003 - 1506 letture

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