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il resto del carlino: Conto record al Comune

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - 30 anni dopo l'esproprio dei terreni dove è poi stata costruita la scuola elementare di Montignano il comune dovrà pagare 500.000 euro ai vecchi proprietari.

Si parla in questi giorni di aumento dei prezzi ed incrementi rispetto agli anni scorsi. Di certo però la «lievitazione» dei costi legata ad un esproprio potrebbe rappresentare un record nel suo settore. A fronte di una spesa che nel 1971 era stata fissata in 95 milioni del vecchio conio - come direbbe Bonolis — il Comune si trova ora a dover sborsare un indennizzo di oltre 500mila euro, ovvero un miliardo sempre ragionando in lire. Come è possibile che nel corso di questi anni si sia arrivati a questa cifra ragguardevole? «La vicenda era nata agli inizi degli anni '70 ed era legata alla realizzazione della scuola elementare di Montignano» ripercorre la storia l'assessore al bilancio Cristian Ramazzotti. «L'amministrazione di allora aveva necessità di poter usufruire del terreno per costruire la struttura. L'area, di quasi seimila metri quadrati era di proprietà privata». Quindi furono avviate le pratiche per l'esproprio. «In quegli anni, la competenza in materia di espropri era direttamente del ministero per i lavori pubblici. Il Comune si limitava ad attuare il provvedimento. Negli anni '80 la questione arrivò alla definizione, tanto che fu fissato un indennizzo per l'esproprio di 95 milioni di lire». Poi che cosa è avvenuto? «E' successo che nel frattempo le competenze in materia di espropri dal ministero passarono alla Regione. Il Comune continuava a non essere parte attiva. Così i proprietari del terreno intentarono una causa in quanto sostenevano che vi fosse un difetto di legittimazione nel soggetto che doveva provvedere all'esproprio. In appello l'amministrazione comunale aveva ottenuto il riconoscimento del proprio diritto e della estraneità a quell'esproprio». «La Cassazione ha però ribaltato la sentenza, riconoscendo la responsabilità del Comune ed obbligando l'ente a risarcire il danno ai proprietari. Dopo una trentina d'anni ci troviamo così a dover pagare 500mila euro. La pratica andrà in consiglio comunale nella prossima seduta, dopo che è passata all'esame della commissione. Quindi una volta discussa, provvederemo al versamento dell'indennizzo reperendo i soldi da un fondo in bilancio previsto per le cause legali».
di Sandro Galli





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 22 ottobre 2003 - 1490 letture

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