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il messaggero: Telestreet al Tar contro l'oscuramento

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Domani e domenica presso l'Auditorium San Rocco si terrà il forum delle Telestreet. Allo studio un ricorso comune al TAR. Enea Discepoli respinge le accuse di chi lo vuole strumentalizzato dalla sinistra.
Senigallia capitale delle piccole televisioni. Saranno circa 200 i rappresentanti delle cosiddette "televisioni di quartiere" che domani e domenica invaderanno la spiaggia di velluto per il primo forum sulle telestreet. Emblematico il titolo dell'happening: «Chi ha paura delle tv di strada?». Senigallia è diventata un po' la città simbolo di queste piccole televisioni dopo la vicenda che ha coinvolto "Disco volante", la televisione che con le sue antenne copriva il quartiere Porto. Un mese fa l'Ecopost (la polizia dell'etere) ha posto i sigilli sul trasmettitore di "Disco volante" per mancanza di autorizzazione all'uso delle frequenze. Analogo il destino di altre tv di strada in Italia. «Guarda caso oltre a noi è stata chiusa Tv Peccioli, una televisione gestita dallo stesso sindaco di quella cittadina amministrata dalla sinistra» nota Enea Discepoli, fondatore della piccola tv. La considerazione di Discepoli ed il titolo del forum fanno sorgere un dubbio: c'è davvero chi ha paura delle tv di strada? «Forse sì» risponde Discepoli. «Evidentemente troppa libertà d'informazione fa paura a qualcuno». È vero che le telestreet non hanno autorizzazione a trasmettere, ma è anche vero che queste piccole emittenti usavano i cosiddetti "coni d'ombra", vale a dire le frequenze non occupate. Il tutto senza in alcun modo disturbare le altre televisioni. Una pratica che fino ad un certo punto è stata accettata senza problemi dall'autorità preposta (il Ministero delle Telecomunicazioni) e che poi, all'improvviso, è stata vietata. «Il forum servirà a valutare anche le azioni legali che possiamo compiere» dice Discepoli. «Parteciperà infatti un pool di legali che analizzerà la possibilità di un ricorso congiunto al Tar. Interverranno anche costituzionalisti, avvocati ed il garante dell'authority delle telecomunicazioni nelle Marche». Il sindaco di Senigallia Luana Angeloni ha anche invitato lo stesso ministro Gasparri. «Non credo che verrai ironizza Discepoli. A difesa delle telestreet si è mosso tutto il mondo politico che fa capo" alla sinistra, a partire dagli stessi parlamentari che hanno rivolto un apposita interrogazione al ministro. Tira aria di strumentalizzazione? «Direi proprio di no» commenta Enea Discepoli. «L'interessamento di parlamentari come Luigi Giacco, Marco Lion, Marisa Abbondanzieri ed altri mi pare sincero. Se poi mi dovessi accorgere di essere lo strumento di qualcuno rimarrei deluso». Enorme anche l'impegno del Comune di Senigallia che patrocina il forum: tutti coloro che interverranno saranno ospitati gratuitamente nella struttura delle colonie e potranno usufruire dei buoni pasto della Camst.
di Marco Benarrivo

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