Tre giorni di festa nel segno della cicerchia!

La Festa della Cicerchia celebra e ridà dignità a questo legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare, ha l’intento di riscoprire i sapori della memoria, promuove i prodotti tipici di qualità. E’ impegnata a salvaguardare dall’estinzione realtà produttive minori ed a difendere il diritto alla sovranità alimentare: è l’esaltazione del buon gusto, dei colori e dei profumi dell’autunno.
Divenuta oggi elemento di identità delle terre del Verdicchio, fino a pochi anni fa la Cicerchia era considerata un legume in via di estinzione: è stato il lungo e accurato lavoro di un gruppo di agricoltori del posto a permetterne la salvaguardia, la produzione e la valorizzazione, tanto da ottenere il riconoscimento di “Presidio Slow Food”. Conosciuta ed ampiamente utilizzata già dagli antichi Romani ha pochi grassi e molti amidi e, averla in dispensa, costituiva una garanzia per l’imminente inverno perché ha un buon rapporto proteico superiore del 30% a quello dei ceci, del pisello e della lenticchia.
E così per un intero fine settimana (la Festa è e inserita nel circuito “Gran Tour delle Marche” di Tipicità) in un clima tranquillo e gioioso, tra i molteplici vicoli dello splendido centro storico di impianto duecentesco, i visitatori resteranno sorpresi dalla versatilità di questo legume in cucina e dal gusto che riesce a regalare a moltissime ricette: specialità da scoprire ed assaggiare nelle antiche cantine, nelle grotte, nelle locande e nelle vecchie osterie di Serra de’ Conti, che proporranno non solo piatti a base di cicerchia, ma il meglio della tradizione culinaria marchigiana in oltre cento ricette.

Questo è un MESSAGGIO PUBBLICITARIO - ARTICOLO A PAGAMENTO pubblicato il 18-11-2019 alle 00:01 sul giornale del 19 novembre 2019 - 2381 letture
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