Musinf: Pucci e l'arte di disobbedire alla banalità

Ricco il programma che prevede la presentazione del libro fotografico di Stefania Ronchini e del video di Anna Mencaroni, ma anche performances dell’artista. “Si tratta” spiega il prof. Bugatti, direttore del Musinf “di un evento che consentirà un viaggio nell'arte intesa come disobbedienza permanente alla banalità.” Giancarlo Pucci nasce a Fano il 23.08.1936, dopo essersi diplomato presso l'Istituto d'Arte di Fano, nel 1957 va a vivere tre anni a Venezia dove acquisisce nuove esperienze artistiche e culturali. Decisive per la sua formazione artistica futura sono le visite a Palazzo Venier sul Canal Grande, dove la collezionista d'arte Peggy Guggenheim abitava.
Lì ha modo, ancoro giovanissimo, di ammirare e studiare le opere dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea. Nel 1960 dà inizio alla ormai quarantennale attività artistica. Nel 2000, verso il terzo millennio, battezza lo sua arte "Duemilista", da cui consegue il Duemilismo che è figlio del Novecento. Il Novecento delle Avanguardie storiche, dei movimenti pre e postbellici, delle contraddizioni presenti nei linguaggi degli anni Sessanta. La sua poetica si nutre degli stimoli, ancora validi delle provocazioni di movimenti quali Dada, Futurismo, Surrealismo, mediati da operazioni concettuali che sconfinano dalla BodyArt a Fluxus. L’attività artistica di Giancarlo Pucci comprende numerose mostre espositive in Italia e all'estero sia collettive che personali, una ricca partecipazione a progetti di Mailart e, negli ultimi anni, si è distinta nella presentazione di performances in raduni artistici o in altre situazioni facendo riscontrare un notevole apprezzamento da parte della critica.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-03-2017 alle 14:54 sul giornale del 18 marzo 2017 - 426 letture